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Abuso d'ufficio: Lombardo e Russo indagati

Il governatore e l'assessore alla Sanità della Regione Siciliana Russo nel mirino della Procura di Palermo

01 marzo 2011

Abuso d'ufficio. E' questa l'ipotesi di reato per la quale sono indagati dalla Procura di Palermo, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e l'assessore alla Salute, Massimo Russo, nell'ambito dell'inchiesta della magistratura sulle nomine dei dirigenti generali esterni all'amministrazione regionale.
L'istruttoria preliminare avviata dalla Corte dei Conti, che sta vagliando l'ipotesi di un danno erariale, è stata trasmessa di recente alla Procura. Il nuovo fascicolo ha già un'ipotesi di reato ben precisa da verificare: l'abuso d'ufficio, per due nomine in particolare, quella di Romeo Palma (all'ufficio legislativo e legale) e quella di Maurizio Guizzardi (alla sanità).
L'inchiesta è condotta dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Maria Forti, che fanno parte del pool "reati contro la pubblica amministrazione". Ieri pomeriggio in Procura è stato convocato come testimone il professore Giovanni Pitruzzella: al costituzionalista la giunta Lombardo aveva chiesto un parere su nove nomine di dirigenti regionali esterni. Era il maggio dell'anno scorso. Il verdetto fu netto: "Bisogna revocare gli incarichi dei dirigenti esterni". E anche il segretario generale Enzo Emanuele e il capo del personale Giovanni Bologna, erano della stessa idea. Venivano sottolineati diversi vizi nelle procedure di designazione dei manager esterni: anzitutto la mancata ricerca fra gli oltre duemila dirigenti interni di professionalità di uguale valore, così come prevede la legge Brunetta. Alla fine il governo aveva confermato il contratto di dirigente esterno solo a Guizzardi e Palma, poi anche a Salvatore Barbagallo (all'Agricoltura) e a Gian Maria Sparma (alla Pesca).

"Io indagato per abuso d'uffico? E' bene che certe cose si sappiano solo dalla stampa, comunque si tratterebbe di un abuso a servizio e a favore della Sicilia". Cosi', il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha commentato con i giornalisti, a Palazzo d'Orleans, la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati per abuso d'ufficio nel quale sarebbe coinvolto insieme con l'assessore alla Salute. "E' giusto che ci sia un'indagine sulla scelta di alcuni dirigenti esterni - ha aggiunto Lombardo ironizzando - Romeo Palma che è un magistrato della Corte dei Conti e Maurizio Guizzardi che è un alto dirigente della sanità pubblica e che sono tra i protagonisti di una svolta nella sanità che ha segnato traguardi inimmaginabili".
Lombardo ha quindi annunciato che chiederà ai magistrati di essere sentito insieme agli altri indagati "per dire le nostre ragioni" e si dice "sicuro" che questa vicenda si concluderà "con il riconoscimento che abbiamo perseguito solo l'interesse pubblico e quello della Sicilia".
Infine, a Titti Bufardeci (Forza del Sud) che ieri lo ha formalmente invitato a "staccare la spina", Lombardo ha replicato: "Io devo staccare la spina? Abbiamo già staccato la spina dalle mille porcherie in Sicilia...". "La virulenza di certi attacchi politici - ha spiegato ancora Lombardo - dimostra il nervosismo e la crisi di astinenza che si reggeva sul malaffare e sul ladrocinio, e non mi riferisco a Bufardeci".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Lasiciliaweb.it]

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01 marzo 2011
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