Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Abusò di 200 bambini e il Vaticano coprì il caso

Il NYT rivela: ''Un sacerdote americano abusò di circa 200 bambini e Ratzinger e Bertone occultarono il caso''

25 marzo 2010

Alti esponenti del Vaticano, tra cui l'allora cardinale Joseph Ratzinger, futuro Papa Benedetto XVI mancarono di prendere provvedimenti nei confronti di un prete accusato di aver molestato 200 bambini sordi, malgrado tra l'altro il fatto che diversi vescovi americani li avessero ripetutamente avvertiti delle conseguenze per la chiesa di un mancato intervento.
L'atto d'accusa arriva oggi in un articolo del 'New York Times' che si basa su alcuni documenti ecclesiastici di cui è venuto in possesso.

Il caso riguarda un prete americano, Lawrence C. Murphy che lavorò in una nota scuola del Wisconsin per bambini sordi tra il 1950 ed il 1974. Nel 1996, il cardinale Ratzinger - che tra il 1981 ed il 2005 fu a capo della Congregazione per la dottrina della fede - non rispose a due lettere riguardanti il caso del reverendo inviategli da Rembert G. Weakland, arcivescovo di Milwaukee. Otto mesi più tardi, l'attuale segretario di stato Vaticano, all'epoca vice di Ratzinger, Cardinale Tarcisio Bertone, diede istruzioni ai vescovi del Wisconsin perché avviassero un processo canonico segreto che avrebbe potuto portare all'allontanamento di padre Murphy. Ma lo stesso cardinale fermò il processo dopo che padre Murphy scrisse personalmente al cardinale Ratzinger chiedendo di non essere sottoposto a processo perché già pentito e perché le sue condizioni di salute non erano buone. "Voglio solo vivere il tempo che mi resta nella dignità del mio sacerdozio", scrisse al cardinale Ratzinger alla fine della sua vita. "Le chiedo la sua gentile assistenza in questa vicenda".
La documentazione non contiene risposta del cardinale Ratzinger. Ma secondo quanto si legge, padre Murphy non ricevette mai alcuna punizione o sanzione e fu trasferito in segreto in alcune parrocchie e scuole cattoliche, prima di morire nel 1998.
Il New York Times, si legge sul sito, ha ottenuto i documenti in questione, da Jeff Anderson e Mike Finnegan, legali di cinque persone che hanno aperto quattro procedimenti legali contro l'arcidiocesi di Milwaukee. I documenti includono tra l'altro le lettere tra i vescovi e il Vaticano. Tale corrispondenza interna, scrive il quotidiano, mostra che la priorità era, a quel tempo, quella di proteggere la chiesa dallo scandalo.

In una risposta inviata al quotidiano statunitense e diffusa questa mattina ai giornalisti, il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha spiegato che la Congregazione per la dottrina della fede non venne a conoscenza della vicenda se non venti anni dopo i fatti, inoltre la decisione di non prendere provvedimenti contro padre Murphy è legata al fatto che il reverendo era anziano e in cattive condizioni di salute e che nessuna altra accusa era stata mossa a suo carico nei venti anni precedenti. "Il tragico caso di padre Lawrence Murphy, prete dell'arcidiocesi di Milwaukee, ha coinvolto vittime particolarmente vulnerabili che hanno sofferto terribilmente per ciò che ha fatto. Abusando sessualmente di bambini con deficit dell'udito, Padre Murphy ha violato la legge e la sacra fiducia che le sue vittime avevano riposto in lui. A metà degli anni Settanta, alcune delle vittime di Padre Murphy riferirono degli abusi subiti alle autorità civili, che indagarono. Tuttavia, stando a notizie di stampa quell'inchiesta fu lasciata cadere. La Congregazione per la dottrina della fede non fu informata della questione se non circa venti anni più tardi". Quanto alla 'segretezza' dell'inchiesta vaticana sul caso, "contrariamente ad alcune affermazioni circolate sulla stampa, né Crimen (Sollicitationis, il documento vaticano che regola i processi a preti accusati di abusi, ndr) né il Codice di diritto canonico hanno mai proibito di riferire i casi di abusi su minori alle autorità giudiziarie", precisa Lombardi.
Tuttavia, nota il New York Times, la dichiarazione vaticana non spiega perché in quel caso padre Murphy non venne laicizzato, né perché il suo caso non venne presentato alla polizia."Il diritto canonico non prevede punizioni automatiche", ha commentato padre Lombardi. 

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it, Corriere.it, ASCA]

- La documentazione del New York Times

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

25 marzo 2010
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia