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Accordo sulla cassa integrazione in deroga per la Sicilia

Tutti i lavoratori, compresi quelli dell'indotto di Termini Imerese e Gesip, potranno usufruire della Cig

28 novembre 2012

"Dopo l'accordo politico raggiunto ieri sera a Roma con il Ministero del Lavoro, a cui ha partecipato anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, è stato confermato stamattina dal tavolo tecnico, l'accordo sulla cassa integrazione in deroga per la Sicilia". Lo ha comunicato ieri il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. L'accordo prevede la firma congiunta tra il ministro Fornero e il Presidente della Regione.
"Sono 65 i milioni erogati dallo Stato con fondo della cassa integrazione in deroga, - ha detto Crocetta - 8,5 milioni dagli strumenti di sostegno al reddito, che sono parte della misura previsti per Gesip presi dalla legge 236/93 più 40 milioni di compartecipazione regionale. Con questo accordo tutti i lavoratori, compresi quelli dell'indotto di Termini Imerese e Gesip, possono usufruire della cassa integrazione". "Queste misure - ha concluso Crocetta - permettono immediatamente di avviare un periodo di tranquillità nel mondo del lavoro, e daranno il tempo per consentire riforme e misure necessarie che saranno varate dal governo regionale per rilanciare le attività produttive in Sicilia".

La notizia è arrivata nel giorno in cui si sono avviate le procedure fallimentari per la chiusura della Gesip. Nell'accordo, firmato dal presidente della Regione al Ministero del Lavoro, si fa riferimento alla disponibilità di una quota inferiore rispetto a quella originariamente richiesta (8,5 invece di 15 milioni per coprire le indennità da settembre a dicembre), ma quelli messi sul piatto, intanto, consentono di tirare un sospiro di sollievo al sindaco Leoluca Orlando: "Finalmente è arrivata la conferma dell’impegno assunto l’11 settembre scorso".
L’altro ieri il sindaco ha partecipato all’assemblea dei soci della Gesip nel corso della quale sono state adottate le decisioni necessarie affinché il liquidatore possa, tramite il Tribunale, accertare lo stato di insolvenza, quindi dare avvio alle procedure di liquidazione. "Si tratta di passaggi formali - ha spiegato Orlando - necessari perché il Tribunale possa accertare lo stato della società e si possa quindi procedere all’avvio della procedura fallimentare, con le conseguenti tutele previste per i lavoratori". Orlando, infine, ha dato appuntamento ai sindacati perché si possa procedere a fare il punto della situazione.

Ma dalle stesse sigle sindacali arrivano le prime perplessità. "Le risorse messe a disposizione dallo Stato rischiano di essere largamente insufficienti per il 2012", scrive in un comunicato la Cisl, la quale chiede a Crocetta di riaprire i tavoli di trattativa con Roma visto che "la crisi delle società a partecipazione pubblica degli enti locali rischia di esplodere".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it, Corriere del Mezzogiorno]

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28 novembre 2012
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