Accordo tra Confindustria e l'Università di Catania sulla certificazione dei contratti di lavoro
Più agevole la certificazione dei contratti di lavoro a Catania, grazie alla convenzione firmata ieri tra la Confindustria e l'Università etnea. Tutte le aziende associate alla Confindustria di Catania potranno, infatti, avvalersi, a costi agevolati, dei servizi di certificazione dei contratti di lavoro dalla Commissione di certificazione dell’Università di Catania.
La certificazione dei contratti di lavoro è stata introdotta dalla cosiddetta 'Legge Biagi' e rappresenta un nuovo strumento con funzione deflattiva del contenzioso in materia di lavoro, in quanto attesta "contratti in cui sia dedotta, direttamente o indirettamente, una prestazione di lavoro". La certificazione è una procedura a carattere volontario e sperimentale attraverso la quale si attesta che il contratto o la singola clausola contrattuale sottoscritti tra le parti abbiano tutti i requisiti, sia formali che sostanziali, richiesti dalla normativa vigente.
Alla presentazione e alla stipula della convenzione fra Confindustria e Università sono intervenuti il rettore Antonino Recca, che ha sottolineato il valore di questa nuova sinergia con le aziende presenti nel territorio e si è congratulato con la scuola giuslavoristica catanese ispirata dall'insegnamento di Massimo D'Antona, il presidente della Confindustria Catania, Domenico Bonaccorsi di Reburdone, e il direttore, Alfio Franco Vinci, il direttore amministrativo dell’Ateneo, Lucio Maggio, Bruno Caruso, presidente, e tutti gli altri componenti della Commissione di certificazione. "Trasparenza, rispetto delle regole, osservanza di modelli di comportamento ispirati all’integrità, alla coerenza e all’eticità: è questo l’impianto valoriale cui si ispira Confindustria Catania e che da sempre ha trasmesso e continua a trasmettere con successo alle imprese che fanno parte del sistema associativo", ha spiegato il presidente Bonaccorsi. "La nostra associazione, nello spirito che è anche quello di Confindustria nazionale, vuole offrire ai propri associati - ha detto - servizi di qualità e non solo rappresentanza. In tale ottica rientra anche la convenzione quadro siglata con l’Università etnea. Con quest’accordo, pertanto, si intraprendere un percorso condiviso volto a sostenere la validità e a promuovere la diffusione di un istituto che, se applicato con scrupolo ed equilibrio, può assurgere a insostituibile strumento con effetti tangibili non soltanto sul singolo rapporto tra datore di lavoro e lavoratore, ma anche sul più ampio contesto sociale, contribuendo in modo non indifferente all’elevazione della qualità dei rapporti e alla diffusione della cultura della legalità e della lotta alle irregolarità". [Adnkronos/Labitalia]