Accordo tra Regioni del Sud e Governo per i fondi Ue
8 mld di euro concentrati su quattro settori di intervento: istruzione, banda larga, infrastrutture e nuova occupazione
Non un taglio dei fondi europei destinati alle regioni del Sud ma una revisione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali europei 2007-2013: i settori di intervento su cui concentrare le risorse saranno limitati e in primis quelli dell'istruzione, della banda larga, delle infrastrutture e della nuova occupazione, ma il riutilizzo delle risorse liberate, per circa 8 mld di euro, sarà vincolato al principio della territorialità, dunque i fondi resteranno al Sud.
L'intesa è stata siglata ieri dal ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, e dai governatori dell'Abruzzo, Gianni Chiodi, della Basilicata, Vito De Filippo, della Calabria, Giuseppe Scopelliti, della Campania, Stefano Caldoro, del Molise, Michele Iorio, della Puglia, Nichi Vendola, della Sicilia, Raffaele Lombardo e della Sardegna, Ugo Cappellacci.
L'intesa ribadisce quanto previsto nella lettera d'intenti che il governo italiano ha consegnato alla Ue. La rimodulazione dei programmi potrà prevedere "la revisione del tasso di cofinanziamento comunitario". Assicurazione da parte del ministro Fitto che "queste condizioni siano condivise dal Commissario europeo per le Politiche regionali Johannes Hahn e poste a base del Piano d’azione che Governo e Commissario sottoscriveranno". Lunedì è previsto un incontro tra Fitto e il commissario europeo Johannes Hahn.
"Aleggiava il dubbio - ha spiegato Fitto - che queste risorse venissero tolte al Sud per fare altro invece il documento ribadisce la volontà di rimodulare le risorse su quattro obiettivi. La rimodulazione avverrà nella conferma della territorialità le risorse resteranno nel territorio in cui sono state assegnate". "Non c’è il rischio di perdere le risorse, l’Italia al 31 dicembre non perderà un euro di fondi comunitari. Il lavoro che stiamo facendo parte da un’altra considerazione: la situazione economica porta a rivedere gli obiettivi programmati 4-5 anni fa. Oggi ci concentriamo su quattro voci: infrastrutture, occupazione, banda larga e istruzione. Questa intesa allontana rischi, dubbi e perplessità", ha aggiunto il ministro Fitto.
Il ministro ha espresso "grande soddisfazione per il lavoro fatto con i presidenti di regione. Questo testimonia che il tavolo di confronto che abbiamo messo in campo da molto tempo sta producendo dei risultati concreti".
Il commento del governatore della Campania, Stefano Caldoro, ha ribadito: "Il documento di intesa con il governo stabilisce che tutte le risorse, anche se riprogrammate, saranno spese per il Sud. Si è messo a punto un lavoro utile per il Sud".
Il commento del governatore dell'Abruzzo Chiodi è stato: "Un accordo importante per le Regioni del Sud e per l'Italia. Fitto ha lavorato intensamente e lunedì il governo incontrerà Hahn per suggellare l'intesa".
Nichi Vendola, governatore della Puglia, ha detto: "Abbiamo sottoscritto un documento importante che è espressione della continuità dell'impegno tra Fitto e le Regioni a obiettivo convergenza per realizzare una qualificazione della spesa comunitaria e mettere in sicurezza le politiche di coesione". "A fronte del dimagrimento delle risorse per le politiche dello sviluppo, i fondi europei hanno un ruolo centrale e senza la spesa comunitaria rischiamo il collasso", ha sottolineato Vendola, secondo il quale si deve difendere l'insieme, "le politiche di coesione perché se il Sud non cresce non cresce il Paese".
Infine, per il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, "l'idea di una riprogrammazione, in base al principio della territorialità, verso pochi grandi obiettivi condivisi e superando la logica dei mille rivoli, è la buona strada". Tra le priorità in Sicilia, ha aggiunto Lombardo, "le Ferrovie, il completamento dell'anello autostradale, la Caltanissetta-Agrigento" con attenzione anche all'"energia e all'ambiente".
[Informazioni tratte da €conomiaSicilia.com - Italpress, Adnkronos/Labitalia]