Accorinti blocca i Tir di persona ma...

... due ricorsi al ministero dei Trasporti hanno fermato l'ordinanza anti Tir dell'amministrazione comunale

Tensione, insulti, offese e un acceso battibecco. Protagonista assoluto il sindaco di Messina, Renato Accorinti, che ha bloccato i tir parandoglisi davanti.
Ieri il primo cittadino ha fermato di persona gli autotrasportatori che attraversavano il molo della città, sbarcati dalla nave "Cartour" partita da Salerno. Un gesto drastico per dare seguito all’ordinanza appena firmata da Accorinti che ha imposto il blocco dei tir nel centro di Messina. Stop ai mezzi superiori a sette tonnellate e mezzo, dalle 7 alle 21, nelle strade centrali.
Il sindaco di Messina, con la "solita" maglietta "Free Tibet" e la fascia tricolore, ha fermato una trentina di autotrasportatori che stavano cercando di forzare il blocco. I tir sono stati tutti multati. Accorinti ha promesso di presenziare quotidianamente il molo, dove è atteso ogni giorno l’arrivo della nave da Salerno.

"Rispetteremo l’ordinanza del sindaco - ha detto Giovanni Agrillo, presidente regionale della Federazione Autotrasportatori Italiani - ma chiediamo al primo cittadino Accorinti, di consentire il passaggio dei mezzi atti all’approvvigionamento delle attività commerciali in modo da evitare danni al tessuto produttivo della città e la conseguente scarsità di beni di prima necessità. Siamo disponibili ad un incontro quanto prima, il dialogo è precondizione necessaria alla risoluzione di ogni problema. Ritengo, inoltre, sia doveroso - ha aggiunto - che l’armatore, prendendo atto dell’ordinanza, effettui, nella corsa che ricade nel divieto, solo il trasporto dei semirimorchi, in modo da garantire comunque il traffico delle merci".

Oggi però, due ricorsi sono giunti al Comune di Messina che hanno stoppato la lotta contro i Tir di Accorinti. L'ordinanza emanata dall'amministrazione comunale, quindi, è stata sospesa. I Tir continueranno ad "invadere" la Città dello Stretto.
A determinare la sospensione due ricorsi gerarchici al ministero dei Trasporti, presentato dall'associazione degli autotrasportatori Aias, guidata da Giuseppe Richichi e da un camionista messinese. I cartelloni di divieto di prima mattina sono stati coperti.