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Accusato d'aver ucciso a coltellate la convivente e il figlio di quattro mesi, dice di non ricordare nulla

19 dicembre 2007

E' accusato d'aver ucciso a coltellate la sua convivente, la giovane 24enne Giovanna Toscano, e il figlioletto Francesco di quattro mesi. Ma Giovanni Prescimone, questo il nome del presunto omicida 48enne, ha detto al gip di Caltanissetta di non ricordare nulla.
La tragedia domenica scorsa ad Acireale. I corpi della donna e del neonato, martoriati da numerose coltellate, sono stati trovati nella loro abitazione dai genitori della donna che si erano recati a casa della figlia e del nipote per andare insieme in chiesa per celebrare il battesimo del piccolo.
Prescimone è stato fermato nella stessa giornata dai carabinieri della compagnia di Acireale. L'uomo fuggendo ha avuto un incidente vicino Enna con l'auto della madre della vittima. Trasportato in gravi condizioni all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, è stato stato soccorso dal "118" nei pressi della galleria Firrarello, sull'autostrada Catania-Palermo, vicino Enna, e trasportato in elicottero a Caltanissetta dove è stato ricoverato.
Secondo una prima ricostruzione il motivo della strage potrebbe essere stato di impeto, scaturito dalla gelosia.

Ieri il giudice Giambattista Tona lo ha interrogato per oltre due ore nella stanza del reparto di Neurologia dell'ospedale "Sant'Elia". L'uomo, assistito dall'avvocato d'ufficio Giuseppe Puzzanghera, ha negato di essere stato nella casa della frazione di Guardia Mangano, ad Acireale, che divideva con la compagna. Inoltre ha sostenuto di non ricordare di avere preso la Fiat Punto della suocera e di essersi diretto verso l'A19 dove poi ha avuto l'incidente. Il giudice si è riservato sulla convalida del fermo.

“Non so cosa è successo in quella casa. Io sono stata trent'anni con quest'uomo e mai avrei pensato che sarebbe avvenuto un fatto del genere. Mia figlia per tutto il pomeriggio ha pianto e continuava a chiedersi perché, perché conosce suo padre. Lui era felice di questo bambino”. Queste le parole di Anna Amodio la ex moglie di Prescimone. La donna ha detto anche che Giovanna Toscano non aveva accettato la figlia che lei aveva avuto con Prescimone. “Ha impedito a mio marito - ha spiegato - di venire alla Prima Comunione e lui per evitare discussioni, non è venuto. Quando la bimba è stata operata alle tonsille, suo padre è venuto di nascosto. Lui voleva la pace, voleva solo stare tranquillo con questa famiglia”.

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19 dicembre 2007
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