Acqua... salata
I tanti costi siciliani del servizio idrico integrato: dai 190 euro all'anno di Catania ai 394 di Caltanissetta
In media una famiglia siciliana spende in un anno 313 euro di bolletta idrica, quanto sostanzialmente nel resto di Italia, ove la media è di 310 euro a famiglia. Ma tra provincia e provincia, la spesa è molto diversa: si passa dai 190 euro di Catania, ai 237 di Ragusa, 241 di Siracusa, 293 euro di Messina, 315 di Palermo, 339 di Trapani, 393 di Agrigento e 394 di Caltanissetta.
Ad Agrigento si registra, per la prima volta, una discesa delle tariffe dal 2007 (-11,7%), mentre a Caltanissetta si registra un +43,8% nello stesso periodo, mentre nel corso dell'ultimo anno (2011-2012) è Messina la città siciliana che fa registrare l'incremento maggiore con un +23,6%.
Lo dice l'annuale indagine realizzata dall'Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva.
La Sicilia resta, inoltre, una delle regioni in cui è più elevata la dispersione idrica: si tratta del 42%, rispetto alla media del 33% e dietro soltanto Molise (65%), Basilicata (54%), Abruzzo (48%), Sardegna (45%); con punte di perdita di acqua del 52% a Palermo e del 50% a Siracusa.
L'indagine è stata realizzata in tutti i capoluoghi di provincia, relativamente all'anno 2012. L'attenzione si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa (o ex nolo contatori). I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone, con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua, e sono comprensivi di Iva al 10%.
In un anno una famiglia sostiene in media una spesa di 310 euro per il servizio idrico integrato. In generale, il caro bollette viaggia più spedito al Centro (+47,1% rispetto al 2007, +9% rispetto al 2011). Seguono le regioni del Nord (+32,1% rispetto al 2007, +5,2% rispetto al 2011) e il Sud (+23,8% rispetto al 2007, +8,5% rispetto al 2011).