Ad Agrigento la tratta dei piccoli schiavi
Liberati dalla Polizia due bambini extracomunitari tenuti sequestrati da alcuni egiziani
Alcuni bambini extracomunitari tenuti prigionieri. Per loro un destino fatto schiavitù o il ritorno alla libertà dietro il pagamento di un riscatto. Ieri la polizia di Agrigento li ha trovati rinchiusi in una stanza con pannelli insonorizzati, in un appartamento di contrada Poggio Muscello, nel quartiere del agrigentino di Villaggio Mosè.
Dunque, ad Agrigento, dietro ai "viaggi della speranza", che dalla Libia finiscono a Lampedusa, si consumava una vera e propria tratta di piccoli schiavi. Da quanto si apprende, infatti, nel capoluogo era cresciuta un'organizzazione che aiutava i minori a scappare dalle comunità alloggio, dove venivano portati dopo il loro approdo a Lampedusa, e successivamente li destinava alla schiavitù o li rilasciava dietro il pagamento di un riscatto da parte di parenti che vivono in Italia.
L'operazione di polizia è stata resa possibile attraverso l'ennesima dimostrazione di coraggio di due ragazzini egiziani riusciti a sfuggire dal controllo dei sequestratori. I due, dopo aver percorso un paio di chilometri tra il Villaggio Mosé e la località balneare di San Leone, si sono rivolti ad un vigile urbano che li ha accompagnati in questura. Momenti concitati nei quali i piccoli fuggiaschi hanno potuto raccontare la loro storia con l'ausilio di un interprete.
Immediato il blitz. Al loro arrivo gli agenti hanno trovato tre egiziani adulti, tra i 30 e i 35 anni. I tre egiziani sono stati subito tradotti in questura per essere interrogati.
[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, SiciliaInformazioni.com]