Ad Agrigento record di turisti
Ora è il momento di riprendere scavi nella Valle dei Templi
Agrigento quest’estate ha fatto il pieno di turisti e ora il sogno è portare alla luce quello che ancora resta nascosto dal bosco di mandorli e ulivi nella Valle dei Templi.
Il sindaco Lillo Firetto parla di "record di presenze turistiche" supportato dai primi bilanci incoraggianti del parco archeologico, che ha toccato i 10 mila visitatori in un solo giorno, dal primato nella vendita di biglietti in musei e siti d’interesse artistico, dalla Kolymbethra al Mudia, e lungo gli itinerari di Arte e Fede, oltreché dal pienone registrato in queste ultime settimane negli esercizi commerciali e nelle strutture ricettive del centro storico di Girgenti e nella zona balneare di San Leone.
"Il via libera ai fondi da parte del Cipe per i Cantieri della Cultura - sottolinea il primo cittadino - è un buon segnale dopo anni di disattenzione. Con oltre 6,6 milioni di euro la Città dei Templi amplia e valorizza ulteriormente il suo patrimonio archeologico. Ma occorre potenziare l’attività di ricerca: il teatro, la rete viaria, le ricche dimore, l’ippodromo di Akragas giacciono ancora sepolti in attesa di scavi. Molto ancora ci riserva il parco: i reperti emersi sono una minima parte dell’immenso giacimento archeologico ancora nascosto sotto il bosco di mandorli e ulivi. Potremmo festeggiare i 2600 anni dalla fondazione della città consegnando agli agrigentini e all’umanità il teatro di Akragas. La Regione, in linea con le rinnovate sensibilità del Governo nazionale e puntando sul binomio Cultura-Turismo, disponga risorse aggiuntive per il parco e si attivi per il ripristino immediato del 30% degli introiti dei ticket di ingresso all’area archeologica a favore del Comune di Agrigento che un’improvvida decisione dell’Ars ha cancellato".
A tal proposito si inserisce la nota di Assohotel Sicilia Centro Meridionale. "Il colpevole silenzio con cui i parlamentari hanno votato contro i Comuni nella gestione degli introiti dello sbigliettamento nelle aree archeologiche e nei musei - sottolinea Paolo Pullara - mostra più che indifferenza una precisa volontà: quella di annientare ogni prospettiva di sviluppo. Le vecchie logiche politiche che mirano a mantenere in una condizione di bisogno un territorio, anziché di crescita, tentano ancora di prevalere. Le imprese che investono con coraggio e con estremo sacrificio in questo territorio e che credono fortemente nel potenziale turistico culturale non accetteranno che siano sottratte quelle risorse che appartengono alla città. La Valle dei Templi è nella città di Agrigento ed è impensabile che si voglia considerare separate due realtà, quella archeologica e del colle di Girgenti, che si appartengono da 2600 anni".