Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Ad Haiti la seconda vittima italiana...

Tra rassegnazione e speranza, si continuano a cercare dispersi, a seppellire morti, ad aspettare aiuto

19 gennaio 2010

Dopo Gigliola Martino, seconda vittima italiana ad Haiti. Il corpo dell'agronomo fiorentino Guido Galli, sull'isola per la missione delle Nazioni Unite Minustah, è stato ritrovato sotto le macerie dell'Hotel Christopher, dove la forza di pace dell'Onu aveva il suo quartier generale. Con il connazionale, hanno perso la vita altre 5 persone che partecipavano alla missione di stabilizzazione. Ad una settimana dal sisma, restano ancora da contattare altri 7 italiani, secondo quanto riferito dalla Farnesina in una nota. Per altri 2 ci sono "fondate e concrete ragioni di forte preoccupazione".
Nato a Firenze il 5 settembre 1967, laureato in Scienze politiche con specializzazione internazionale, Guido Galli era funzionario delle Nazioni Unite da oltre un decennio. Dopo aver svolto mansioni a New York e a Stoccolma, si era poi occupato di delicate missioni diplomatiche in Guatemala ed Afghanistan. "Guido è stato un grande uomo, sempre molto obiettivo. Amava il suo lavoro e ha sempre dato il massimo in ogni tipo di missione a lui affidata", ha detto all'Adnkronos Francesco Franci Montorzi, cognato di Galli.

Il governo haitiano, intanto, ha proclamato lo stato d'emergenza e un periodo di lutto nazionale di 30 giorni, fino al prossimo 17 febbraio. Le Nazioni Unite hanno riferito che sono circa tre milioni le persone coinvolte dal sisma del 12 gennaio scorso e che 300mila sono i senza tetto. Finora a Haiti sono stati recuperati i corpi senza vita di almeno 70mila persone. Ad affermarlo è stato il premier haitiano Jean-Max Bellerive parlando con la ABC. Molte delle vittime sono già state seppellite dai parenti. Secondo stime non ufficiali il sisma potrebbe aver provocato la morte di 200mila persone.
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Margaret Chan ha dichiarato che la perdita di vite umane ad Haiti "non può essere ancora stimata in modo attendibile, ma è di almeno 50.000 persone, ed è in aumento". Mentre il capo della delegazione della Croce Rossa Internazionale ad Haiti Riccardo Conti ha sottolineato che la situazione è "catastrofica". "Anche se la presenza delle agenzie umanitarie si sta cominciando a sentire in ospedali e cliniche, molte strutture mediche a Port au Prince non hanno personale e medicine a sufficienza", ha detto ancora Conti. Inoltre rimane "estremamente limitato" l'accesso a ripari, acqua, cibo e assistenza medica per la maggior parte della popolazione. E la mancanza di acqua sta creando un allarme "in tutta la città" per motivi di igiene e di salute. Sempre più precaria anche la situazione nei campi improvvisati costruiti dai sopravvissuti al sisma e la gente diventa sempre più aggressiva perché in cerca di cibo e di acqua.

Dramma nel dramma.
Circa 100 bambini sarebbero rimasti sotto le macere di una scuola crollata a Leogane, epicentro del sisma di sei giorni fa ad un'ora di auto da Port-au-Prince. Lo ha riferito la Cnn, secondo cui gli aiuti internazionali stanno cominciando ad arrivare in questa città, dove, stando alle autorità, è crollato il 90% degli edifici.
Intanto si continua a scavare alla ricerca di sopravvissuti. L'altro ieri un uomo e una donna sono state estratte vive dalle macerie del Caribbean Supermarket, il supermercato dove, al momento del terribile terremoto, stava lavorando anche l'italiano Antonio Sperduto.
Sul fronte degli aiuti l'Unione europea ha stanziato per Haiti 137 milioni di euro, di cui 30 per l'aiuto umanitario e 107 per la ricostruzione immediata, e sta lavorando su ulteriori 200 milioni di euro per il medio-lungo periodo. Gli stati membri dell'Ue hanno invece messo a disposizione un totale di 92 milioni di euro. L'Italia ha finora stanziato per gli aiuti 5,7 milioni di euro. I Ventisette hanno poi dato il via libera politico alla proposta francese di inviare la gendarmeria europea per migliorare l'ordine pubblico ad Haiti, come richiesto dall'Onu.
Per quanto riguarda l'Italia, salpa oggi, dal molo Fincantieri di Muggiano, in provincia di La Spezia, la portaerei della Marina Militare 'Cavour'. La Cavour, informa lo Stato Maggiore della Difesa, giungerà nell'area di operazioni dopo una sosta tecnico-operativa in Brasile dove imbarcherà personale medico delle Forze Armate brasiliane.

BENTORNATA SILVIA! - Nella quinta elementare della sezione A dell'istituto Parini di Catania una grande ovazione ha accolto Silvia, una ragazzina di 10 anni scampata al terremoto di Haiti che ieri ha ritrovato i suoi compagni di classe che aveva lasciato dopo la prima elementare quando il genitori, entrambi geologi, si erano trasferiti nell'isola dei Caraibi per lavoro.
In questi anni i contatti con gli amici e compagni di classe, rivela il preside della scuola, Giuseppe Adernò, sono stati mantenuti durante l'estate e Silvia, racconta adesso la mamma, Paola, spesso rivedeva il filmino della sua classe in prima elementare. La notizia del terremoto ad Haiti è stata accolta con particolare apprensione agli alunni della classe V A, che ogni mattina, ricorda il preside, hanno pregato affinchè Silvia fosse salva. La gioia dell'incontro e la calorosa accoglienza della maestra Antonella Testa ha dato tanta fiducia ai genitori preoccupati per le difficili prove che la piccola ha subito. Il padre, Roberto, che costruiva un'importante strada di collegamento per conto di un'impresa francese, con fondi Ue, dice che non dimenticherà mai quello che è successo ma che è pronto a tornare a Haiti.

UNA CROCIERA ALL'INFERNO... - Il devastante terremoto che ha colpito Haiti martedì scorso non ha fermato l'industria del turismo. A pochi giorni dal sisma le navi da crociera di lusso sono tornate ad attraccare sulle spiagge dell'isola caraibica. La Independence of the Seas, nave di proprietà della Royal Caribbean International, con 4.370 persone a bordo, è sbarcata venerdì sulle spiagge private di un resort di Labadee, preso in affitto dal governo haitiano, a circa 130 km a nord della capitale Port-au-Prince, epicentro del sisma. La Navigator of the Seas, che trasporta 3.100 passeggeri, è attraccata ieri. I passeggeri dei due vascelli possono scendere a terra per godersi il sole tropicale, acque cristalline e cocktails a base di rum, mentre nella parte meridionale dell'isola i soccorritori e i volontari provenienti da tutto il mondo lottano contro il tempo per recuperare i superstiti dalle macerie. La sicurezza dei turisti è garantita da palizzate alte quattro metri e da guardie armate che sorvegliano tutto il perimetro del resort.
La decisione di attraccare ad Haiti ha diviso i passeggeri delle navi, molti di loro hanno deciso di rimanere a bordo per protesta. "Non posso guardarmi prendere il sole al mare, fare il bagno, mangiare carne alla brace e godermi un cocktail mentre decine di migliaia di persone morte sono ammucchiate sulle strade, e i sopravvissuti cercano disperatamente cibo e acqua", ha scritto un passeggero sul forum on-line della crociera. "Era già abbastanza difficile sedersi e mangiare un panino a Labadee prima del terremoto, sapendo che molti haitiani morivano di fame - commenta un altro passeggero - Ora non posso pensare di ingoiare un altro hamburger".
Molte persone presenti sulle navi hanno paura che la gente disperata possa violare le recinzioni del resort per ottenere cibo e bevande, ma molti altri sembravano decisi a godersi la vacanza. "Sarò qui fino a martedì e ho intenzione di godermi la mia vacanza, e di passare del tempo sulla spiaggia", ha dichiarato un passeggero. La Royal Caribbean ha fatto sapere che la questione se "offrire una vacanza così vicina all'epicentro di un terremoto" è stata oggetto di un notevole dibattito interno, prima che venisse deciso di includere Haiti nell'itinerario. Per il vicepresidente dell'azienda, John Weis, "alla fine Labadee sarà importante per la ricostruzione di Haiti" perché molte persone sopravvivono grazie al resort. La compagnia si è comunque impegnata a donare tutti i proventi della visita alle vittime del terremoto, e a far arrivare alle popolazioni colpite alcuni aiuti alimentari presenti sulle navi.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, La Siciliaweb.it]

 

 

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

19 gennaio 2010
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia