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Addio alla piccola Rita

La rabbia di Marino Andolina, il medico di Stamina: "Qualcuno pagherà"

05 giugno 2014

Un volo di palloncini a forma di cuore ha salutato l'ultimo viaggio della piccola Rita, la bambina di due anni e otto mesi di Modica (Ragusa) affetta dal morbo di Niemann Pick, morta l’altro ieri tra le braccia dei genitori.
Era in attesa delle cure di Davide Vannoni, come imposto agli Spedali Civili di Brescia, il 28 maggio scorso, dal tribunale del lavoro di Ragusa; ma non sono stati trovati medici disposti a applicare la terapia Stamina. La terza infusione, ordinata dal magistrato, che le era stata negata e poi imposta, non è arrivata perché ci sarebbero stati obiettori di coscienza tra i sanitari preposti all'applicazione della "cura compassionevole", come l'aveva definita il giudice.
Ai funerali grande dolore dei genitori e degli amici dei familiari, ma molta compostezza. Soltanto il vice parroco della chiesa del Sacro Cuore, don Giovanni Roccasalva, durante l'omelia si è soffermato sul sacrificio della piccola Rita: "Nonostante non riusciamo a comprendere il mistero che sta dietro la morte di un bambino così piccolo, la sua anima era pronta. Bisogna inginocchiarsi dinanzi ai sacrifici di coloro che collaborano con Dio per la salvezza dell'uomo".

Intanto ieri mattina Marino Andolina, vice presidente di Stamina Foundation, è stato ascoltato nell'audizione della Commissione Sanità in Regione Lombardia. Durissimo il suo commento: "Rita aveva diritto alle cure, aveva un'ordinanza favorevole. Da Brescia dovranno rispondere ai giudici, prima che alla loro coscienza. Prima o poi qualche magistrato si arrabbierà. Ci saranno conseguenze penali inevitabili. Mi fidavo dei medici di Brescia, sono persone per bene, non posso credere che abbiano scritto quella lettera immonda. L'hanno firmata con la pistola puntata alla nuca, perché un dipendente pubblico deve fare quello che gli dice il suo superiore". "Sono persone - ha aggiunto - che ora rischiano un'accusa di omicidio con dolo eventuale, non di essere incriminati come me da Guariniello, ma di un crimine più serio".

"Ho sentito il padre di Rita - ha spiegato Andolina - e mi ha detto di aver bisogno di qualche giorno per affrontare il lutto, perché la bambina ha anche sofferto. Ma lui mi ha detto che ricorrerà legalmente. Non gliela perdona. Non tanto per sua figlia che ormai è morta, ma per gli altri bambini. Perché dopo Rita ce ne saranno altri. Ci sarà un massacro di innocenti".
Per i pazienti Stamina che vogliono continuare le infusioni, l'unica soluzione è andare all'estero, "l'Italia non li salverà". "Sto cercando di portare i miei pazienti all'estero - ha spiegato - Uno è stato già in Iraq, dove un mio allievo ha imparato a far staminali. Per 5mila euro gli ha fatto la terapia e credo che i risultati siano buoni". A proposito di questo paziente dell'Emilia Romagna, Andolina ha specificato che non si tratta di infusioni con il metodo Stamina ma di "una terapia con staminali arcaica ma che, almeno, ritarda, un po’, la progressione della malattia".

"Tutte le volte che qualcuno mi chiede - ha aggiunto -, io gli do l'indirizzo di cinesi, indiani e thailandesi". Il medico di Stamina ha infatti spiegato che altri pazienti si stanno muovendo per spostarsi in Israele ("che con 38mila euro fanno terapia per due mesi") e anche a Capo Verde, dove una cooperativa di pazienti si sta organizzando per la somministrazione delle infusioni secondo il metodo di Vannoni. Andolina ha sostenuto, però, che anche in quei Paesi Stamina ha incontrato qualche difficoltà: "Sono arrivate telefonate da Roma per cercare di fermare queste famiglie. Chi controlla l'Italia, vuole evitare che le cose vadano avanti e facciano crollare un castello di interessi, non vuole che un paziente ottenga un risultato perché tornerebbe a casa dicendo che la terapia l'ha guarito". Quanto alla situazione in Italia, per Andolina gli Spedali Civili di Brescia su qualcosa "dovranno cedere". "Rischiano - ha detto - che, a seguito delle azioni dei genitori, i carabinieri si portino via il direttore generale. Con sentenze ad hoc - conclude - forse si potrà fare qualcosa prima o poi, ma i pazienti devono trovare una soluzione all'estero".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Adnkronos/Ign]

- Muore la piccola di Modica in cura con il metodo Stamina (Guidasicilia.it, 03/06/14)

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05 giugno 2014
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