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ADDIO

a Sebastiano, Daniela, Giovanni, Rita, Paola e Daniela... Addio alle nostre vittime di Sharm el-Sheikh

01 agosto 2005

Un unico dolore ha unito ancora ieri la Puglia e la Sicilia, due regioni intorno alle quali si è stretta idealmente tutta la Nazione. A Casarano, in provincia di Lecce, e ad Acitrezza, in provincia di Catania, sono stati celebrati i funerali delle sei vittime italiane degli attentati di Sharm el-Shaikh del 22 luglio scorso. In Sicilia, l'omaggio ai fratelli Sebastiano e Giovanni Conti, Daniela Maiorana e Rita Privitera. In Puglia, l'ultimo addio alle sorelle Bastianutti, Paola e Daniela

Sulle note della colonna sonora del film 'La vita è bella' (brano particolarmente amato dai quattro giovani), Acitrezza si è stretta intorno alle sue quattro vittime di Sharm el Sheik con grande commozione. Nel giorno dei funerali gli abitanti del borgo marinaro di Aci Castello non hanno lasciato soli i familiari di Sebastiano e Giovanni Conti, Daniela Maiorana e Rita Privitera. Quest'ultima è originaria di Gravina di Catania, ma il paese l'ha 'adottata' e sarà sepolta accanto al suo Giovanni, il fidanzato di sempre, nel cimitero di Aci Castello.
La messa solenne è stata celebrata dal vescovo di Acireale, Pio Vittorio Vigo, davanti a oltre duemila persone, sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista, dove Sebastiano e Daniela si erano sposati e dove Giovanni e Rita avevano intenzione di sposarsi.
Sulla bara di Rita un velo bianco, mentre i colleghi di Giovanni sul suo feretro hanno posto una telecamera, per ricordare il suo lavoro di cameramen per l'emittente Rei Tv di Acireale.
Di grande umanità le parole usate mons. Vigo durante l'omelia, che ha inviato tutti a ''Perdonare i mandanti di tante stragi e di chi si presta alle realizzazioni di tali progetti di morte: non sanno quello che fanno''. Il vescovo ha auspicato ''l'illuminazione delle menti di quanti sono alla ricerca di soluzioni pacifiche e non trovano la via del dialogo e del reciproco rispetto''. ''La violenza - ha detto - non può generare pace ma solo guerra''.''Non resti nel nostro cuore - ha aggiunto il vescovo - nessuna ombra di rancore e di odio; e non germogli in nessuno la pretesa di rivendicare offese ricevute: pretesto solo per innescare ancora una volta l'interminabile guerra tra i fratelli''.

A Casarano, in piazza San Domenico erano a migliaia le persone che hanno partecipato alle esequie delle sorelle Paola e Daniela Bastianutti, con i sindaci di oltre venti comuni della provincia di Lecce a testimoniare la partecipazione del popolo salentino.
Claudio Bastianutti, il padre, aveva ancora ieri la mano destra fasciata per il pugno sferrato contro il muro il giorno del riconoscimento del cadavere di Daniela. Al suo fianco la moglie Laura.
A poca distanza, i sottosegretari all'Interno e alla Difesa, Alfredo Mantovano e Rosario Costa, amici dei Bastianutti, e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
Sulla bara di Paola il fidanzato Stefano ha messo una feluca, il cappello da neolaureata. Accanto, la foto che la ritrae sorridente nel giorno della laurea in giurisprudenza, che aveva deciso di festeggiare con la sorella a Sharm. Sul feretro di Daniela, un fiore e la foto che la ritrae mentre scoppia a ridere.
Toccante anche l'omelia di monsignor Domenico Caliandro, vescovo di Nardò-Gallipoli, che ha invitato tutti a ''rifiutare e condannare'' la logica del terrorismo, che ''accredita l'uccisione come gloria di Dio, mentre è gloria di Satana''.
Duro anche l'intervento di Hakima Laakairi, presidente dell'associazione delle donne musulmane del Salento: ''A questi terroristi, nel nome del Dio unico, Allah, dico basta, basta con le stragi, basta con gli spargimenti di sangue e di dolore''.

Un lungo applauso, sbocciato in Sicilia e in Puglia, è risuonato per tutta l'Italia.
Condannare e perdonare, con queste parole ricorderemo le nostre sei innocenti vittime dell'odio del terrorismo
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01 agosto 2005
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