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Adesso il problema dell'Amia sta nel disfattismo della sinistra

Il sindaco Cammarata: ''Sull'Amia la sinistra disfattista porta avanti campagna vergognosa''

24 marzo 2009

"E' una campagna vergognosa quella che la sinsitra sta portando avanti in questa città, una sinistra disfattista e giustizialista che non fa proposte e che disegna solo scenari bui".
Lo ha detto il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, nel corso di un'intervista alla tv locale 'Tg Med', in cui ha parlato delle recenti polemiche sull'Amia, l'ex municipalizzata per l'igiene ambientale, su cui la procura di Palermo ha avviato un'indagine. "Fondata o non fondata, l'indagine della Procura non ha nulla a che vedere con la crisi e la sofferenza economica dell'Amia - ha spiegato Cammarata - con la crisi che l'Amia sta vivendo e su cui stiamo intervenendo". E ha aggiunto: "così come è falsa la prospettazione che la mancata presentazione della querela per l'Amia impedisca la prosecuzione delle indagini, altrettanto falsa è la prospettazione che noi ci sarammo privati degli strumenti di tutela per difendere l'amministrazione e il vero valore della stessa amministrazione, che è la tutela del danno patrimoniale".

"Se c'è una cosa di cui i palermitani sono certi, siano miei sostenitori o denigratori - ha spiegato ancora il sindaco Cammarata - è che hanno un sindaco onesto. Io non avrei mai consentito un solo passaggio che impedisse all'amministrazione di tutelare il suo interesse pubblico"
Alla domanda quale sarà il futuro dell'Amia, fortemente indebitata, il primo cittadino ha risposto: "è bene chiarire che nessuno ci ha mai regalato niente, se non avessimo avuto le carte in regola, il governo nazionale non ci avrebbe mai dato i soldi per ricapitolarizzare". Poi ha aggiunto: "è evidente che il bacino enorme di precariato, creato dalle precedenti amministrazioni comunali, ha determinato un appesantimento che nessuna azienda può reggere".

Il primo cittadino si dice, quindi, convinto che "bisogna guardare al riequilibrio dei conti e a nuove produttività. La differenza tra me e l'opposizione è che io lavoro per ricostruire tutto ciò, per una nuova Amia, mentre l'opposizione che cosa sta facendo? Dove vogliono arrivare? Forse vogliono vedere duemila dipendenti per strada? Noi lavoriamo per fare funzionare l'Amia". "Si è tralasciato nei giorni scorsi il dibattito politico sulle cose strategiche di questa città - si è lamentato ancora Cammarata - anzi, direi che si è proprio spento il dibattito politico per la querelle sull'Amia. Negli ultimi 15 giorni i lavori sono fermi e anche le delibere sono bloccate, a partire da quella del porto che prevede investimenti sia nazionali che stranieri. E' su questo che il consiglio nazionale si deve pronunciare". [Adnkronos/Ing]

- Cammarata non querela l'Amia e viene chiamato in giudizio... (Guidasicilia.it, 11/03/09)

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24 marzo 2009
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