Aerolinee Siciliane e Regione in "rotta di collisione"
Tra la neonata compagnia aerea siciliana e il governo regionale "non è possibile alcuna trattativa"
Aerolinee Siciliane Spa, che venerdì 14 febbraio, a Catania, presenterà la compagnia e il cronoprogramma, conferma che "non c'è e non è possibile alcuna trattativa con il governo regionale. Le recenti contraddittorie e inspiegabili dichiarazioni pubbliche di vari esponenti del governo regionale non ci riguardano in alcun modo".
Aerolinee Siciliane ha ribadito di essere una compagnia aerea che "si basa sull'azionariato diffuso, competenze manageriali e tecniche che in Sicilia sono estremamente rare e, per quanto è possibile sapere, sono concentrate nella nostra impresa. Poiché i sottoscrittori sono lavoratori, imprese, pensionati, anche disoccupati che credono nello sviluppo della Sicilia su base privatistica, la nostra società ha intenzione di tutelare il buon nome e la reputazione di ognuno di noi".
"Le uniche notizie che abbiamo circa le iniziative regionali - prosegue la nota della compagnia - risalgono alla loro volontà di acquistare tre aeroplani nuovi, con una spesa di trecento milioni di euro, per procedere poi all'affidamento dei velivoli a una compagnia aerea privata come la danese Dat. Come noto, si tratta della stessa compagnia per la quale il sindaco di Lampedusa ha chiesto la rescissione contrattuale".
Aerolinee Siciliane ha infine sottolineato che "la prenotazione di un velivolo nuovo presuppone un'attesa di alcuni anni, oltre a richiedere la creazione dal nulla di procedure amministrative e autorizzazioni degli organi di controllo, al momento non esistenti".
L'assessore regionale al Turismo della Sicilia, Manlio Messina, si è detto sorpreso di "leggere che la Aerolinee siciliane chiuda le porte alla Regione. Casomai è l'esatto contrario. Ci avevano chiesto un incontro ma abbiamo declinato l'offerta di un rapporto perché la Regione siciliana porterà avanti la propria iniziativa per una compagnia di volo regionale che nulla ha e nulla avrà a che vedere con altre iniziative di natura privata".
"È la Regione che non vuole avviare alcuna collaborazione - ha sottolineato ulteriormente l'assessore - pur rispettando le iniziative private. Ben venga una compagnia aerea che vuole collegare la Sicilia con il resto del Paese e del mondo. Non è intenzione del governo della regione frenare l'iniziativa imprenditoriale. Ma cosa diversa sarebbe una collaborazione istituzionale. Noi stiamo attrezzandoci per un intervento di natura diversa, per una compagnia che sia per così dire istituzionale e persegua scopi di pubblico interesse nella sua attività".