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Affascinante il loro aspetto, lunghi e urticanti i loro tentacoli. Arrivano le meduse

Spiagge italiane invase e in Sicilia scatta l'allarme

26 giugno 2003
Prelibatezza per i popoli orientali. Essiccate, tagliate a fettine e fatte marinare nella salsa di soia, le meduse sono un contorno perfetto. Lo sanno bene le autorità della Florida che, nel tentativo di costruirci un business, già da qualche tempo hanno stanziato 80mila dollari per insegnare a 80 pescatori come raccoglierle, essiccarle e conservarle. Tutto cominciò con la solita emergenza estiva, quando il Golfo fu invaso da queste strane «astronavi marine», come le chiamano gli yankee, che mettono in pericolo la tranquillità dei bagnanti.

Sulla spiaggia palermitana di Mondello in questi giorni già 15 persone sono state colpite dalle meduse. Un giovani di 30 anni, medicato al Pronto soccorso, ha riportato ustioni su quasi tutto il corpo. E infatti le meduse stanno tornando sulle spiagge del Belpaese. Secondo gli esperti sarà una vera e propria invasione, come nel 1992, quando la ‘’Pelagia noctiluca’’, la regina dei celenterati che scorrazza per il Mediterraneo - mandò a casa i bagnanti di mezza Italia con bolle, vesciche e irritazioni. Piccola, ma terribile, detta anche «medusa luminosa» perchè di notte brilla. Le sue dimensioni sono ridotte, con un cappello di soli 10 centimetri e tentacoli esili e lunghissimi che provocano fastidiose dermatiti.

I rimedi per combattere l’urto della «Pelagia noctiluca»
Secondo i medici l'ammoniaca serve a poco, anzi può essere dannosa. Appena «punti» conviene invece sciacquare la parte dolente con acqua salata, oppure utilizzare impacchi di aceto o bicarbonato. Sconsigliato anche l'alcol che può stimolare l'apertura dei nematocisti, le cellule urticanti presenti soprattutto nei tentacoli. Da evitare anche l'acqua dolce, il ghiaccio e le frizioni di sabbia. Vietato grattarsi perché così si stimola l'attività muscolare e si mette in circolo più velocemente il «veleno». Utili, ma da usare dietro consiglio medico, le pomate al cortisone.

Fonte: corriere.it

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26 giugno 2003
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