Affinché sia ogni giorno l'8 Marzo. Le parole del Presidente della Repubblica dedicate alle Donne

Una sola giornata dedicata alle donne è poca. Ogni giorno dovrebbe essere dedicato a loro e nel momento in cui queste riusciranno ad avere quello che le spetta di diritto, l'uguaglianza con gli uomini, questa dedica dovrebbe rivolgersi quotidianamente all'Essere Umano.
Intanto la giornata di ieri, ha mosso, come ogni anno in occasione della Festa delle Donne, gli organismi e gli istituti di ricerca che sono stati pronti a ricordare e a raccogliere tutti quei dati riguardanti le donne e sulle disuguaglianze di cui sono continuamente oggetto.
Per l'Eurispes, ad esempio, si sta rischiando seriamente un'involuzione e segnala, il tasso di occupazione delle italiane che è al 45,1% contro il 57,8% della Francia e il 72,8% della Danimarca. Per l'Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) un incidente sul lavoro ogni 4 riguarda una donna; complessivamente sono 250 mila le italiane che hanno subito gravi e permanenti conseguenze invalidanti da un incidente sul posto di lavoro. Le donne magistrato rappresentano il 40% ma solo il 5% ha un posto di comando.
Eppure, per la Cia (Confederazione italiana agricoltori) e l'Associazione 'Donne in campo', un'azienda agricola su tre ha una conduzione 'in rosa' come anche l'impresa in genere. Secondo un'indagine della Camera di Commercio di Milano, l'imprenditoria femminile si è rafforzata a fine 2005, segnando un incremento del 4% rispetto al 2003. Attualmente, il 24% delle imprese è gestita da una donna.

Un timido segnale che ci dice: ''le cose possono cambiare'', ma che è ancora lunga, purtroppo, la strada che porta verso una totale parità di diritti e opportunità.
Lo ha ricordato ieri anche il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, durante le celebrazioni dell'8 marzo al Quirinale, dove ha incontrato le donne insignite di onorificenze O.M.R.I., distintesi nella cultura, nella scienza e nel sociale, accompagnate dal Ministro per le Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo.
''Il rapporto uomo-donna è troppo sbilanciato in famiglia e la parità è ancora lontana''. Eppure alla base della speranza di progresso ''c'è il contributo di uomini e donne che sappiano operare insieme''.
''Il diritto alle pari opportunità tra uomini e donne è conclamato ma ancora ben lontano dall'essere tradotto in azioni concrete'', è stato il monito del presidente, che ha aggiunto: ''Dobbiamo rifuggire la retorica delle pari opportunità e guardare la realtà''.

Quanto all'affermazione della donna nella società civile e nella vita lavorativa, il presidente ha lamentato una scarsa presenza femminile nelle posizioni decisionali: una situazione che non è cambiata neppure con la revisione dell'articolo 51 della Costituzione, che ha sancito pari opportunità nell'accesso agli uffici pubblici e cariche elettive. ''Non dipende da divari di capacità'', ha affermato Ciampi, ''E' in larga parte il risultato di condizioni più difficili nell'ingresso al lavoro e soprattutto nello sviluppo della carriera professionale. Tuttavia le donne continuano ad affermarsi, soprattutto quando le condizioni di partenza sono paritarie''. ''Esempio eclatante, quello del mondo imprenditoriale, dove il numero delle imprese femminili è in crescita'', ha ricordato il Capo dello Stato
E' fondamentale, quindi, rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono l'affermazione delle donne: cominciando a riconoscere pienamente il ruolo, a migliorare i servizi sociali e per l'infanzia per alleviarle dal peso delle incombenze familiari che sopportano più dei loro compagni. Poi il capo dello Stato ha esortato gli uomini a ''condividere più pienamente la responsabilità e la gioia di essere genitori, trovando nuovi equilibri nella vita di coppia, con una migliore ripartizione dei compiti di ciascuno, massimizzando la complementarietà della qualità personali''.

[Nella foto: ''La Stanza delle mimose'' di Sonia Alvarez]