Affossato il ddl "salva-imprese"
Il disegno di legge sul mutuo da un miliardo torna in commissione Bilancio all'Ars
Affossato il ddl 'salva-imprese' col mutuo da un miliardo di euro per far fronte ai debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle aziende.
Ieri, l'Ars ha accolto la richiesta del capogruppo della Lista Musumeci-Forza Italia, Santi Formica, del ritorno in commissione Bilancio del disegno di legge. Su questa tema l'opposizione si è rivoltata contro il governo.
Gran parte degli scranni della maggioranza erano vacanti. "In quest'aula oltre il 90% dei deputati è contrario al disegno di legge che prevede il mutuo da un miliardo - ha detto il vice presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo -. Procediamo con l'iter e bocciamolo. Il governo è assente sul piano dell'attività ispettiva: non c'è mai, quando bisogna rispondere alle centinaia di interrogazioni parlamentari".
I banchi del governo sono rimasti vuoti mentre l'aula votava, con l'assessore all'Economia, Luca Bianchi, che si aggirava un po' imbarazzato tra gli scranni in gran parte vuoti della maggioranza. Il ddl potrebbe tornare all'ordine del giorno della commissione Bilancio la prossima settimana. "Bloccare il ddl pagamenti avrà un impatto devastante, bisogna capirlo", ha commentato laconicamente l'assessore.
Sempre ieri pomeriggio, fumata nera al vertice di maggioranza sul rimpasto in giunta. Le cinque ore di confronto a Palazzo d'Orleans, secondo quanto è filtrato da chi ha partecipato alla riunione, sono andate avanti in un clima di schermaglie tra il governatore Rosario Crocetta, che ha difeso l'azione del governo e ribadito il no all'azzeramento della giunta dicendosi disponibile solo a qualche ritocco, e gli alleati che hanno chiesto un nuovo profilo politico dell'esecutivo. "Basta, volete che mi dimetta? Sono pronto...", avrebbe detto a un certo punto Crocetta secondo il racconto di alcuni presenti. Il vertice è stato aggiornato a giovedì prossimo.
Intanto Crocetta ha rinnovato il suo "perdono" a Patrizia Monterosso, segretario generale della Regione condannata dalla Corte dei conti per un danno erariale di 1,2 milioni nell'ambito del procedimento sui fondi extra budget agli enti di formazione per il Prof del 2007. "E' un giudizio di primo grado, siamo in uno Stato democratico e garantista. Si ha tanta garanzia per chi sta in carcere per reati di mafia e invece un problema amministrativo lo facciamo diventare una cosa grossa. La condanna erariale viene estinta con il risarcimento, non ci sono altre misure previste dalla legge e il rapporto di nomina comunque è fiduciario".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]
- Per estinguere i debiti, la Regione Siciliana... (Guidasicilia.it, 18/03/14)
- Ancora la Formazione professionale siciliana... (Guidasicilia.it, 15/03/14)