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AHMAD JAMAL TRIO - Non Solo Jazz Catania 2007/08

08 aprile 2008
AHMAD JAMAL TRIO
Ahmad Jamal (pianoforte); James Cammack (contrabbasso); Idris Muhammad (batteria).
Biografia - Frederick Russell Jones nacque a Pittsburgh, nel luglio 1930 e cambiò il suo nome in 'Ahmad Jamal' dopo la sua conversione all'Islam nel 1952 (è tra l'altro un lontano parente di Malcolm X). Inizialmente sottovalutato, forse a causa della sua giovinezza, dai critici, che lo consideravano poco più che un pianista da piano bar, nelle fasi più tarde della sua carriera Jamal si è trovato nella situazione opposta: poco conosciuto dal grande pubblico, è oggi riconosciuto dalla critica e dagli appassionati come una figura fondamentale per il pianoforte jazz della seconda metà del XX secolo, uno dei primi ad avere avuto il coraggio di innovare differenziandosi dallo stile boppistico introdotto sul pianoforte da Bud Powell. La sua tecnica gli ha guadagnato i più svariati appellativi: ''Il profeta'', ''Il maestro'', ''L'architetto'', ''Ahmad il magnifico'', ''Il prestigiatore del piano'', ''L'uomo con due mani destre''.
Il piccolo Frederick ''Jamal'' cominciò ad esercitarsi al piano fin dall'età di 3 anni. Iniziò a suonare nei locali di Pittsburgh giovanissimo con il ome di ''Fritz'' Jones, ed ebbe l'opportunità di poter accompagnare Dinah Washington e Big Sid Catlett. Dopo aver militato dal 1947 al 1949 nell'orchestra di George Hudson e aver invano tentato di ottenere ingaggi a Pittsburgh con un suo quartetto (The Four Strings) Frederick approdò a Chicago attorno al 1950. Qui l'anno dopo fondò un trio (The three strings). L'anno successivo si convertì all'Islam e assunse definitivamente il nome di Ahmad Jamal.
Jamal era uno dei pianisti preferiti di Miles Davis ed ebbe un'influenza fondamentale sullo stile del famoso primo quintetto del trombettista, soprattutto per quello che riguarda l'uso dello spazio e della dinamica. Lo stile di Jamal (sia nella composizione, sia negli arrangiamenti, sia negli assoli), si distingueva dall'allora dominante estetica bebop per fraseggi meditativi e di ampio respiro.
Miles Davis disse di lui: ''Mia sorella mi chiamò da una cabina telefonica del Persian Lounge di Chicago e mi disse (...) ''Senti, c'è questo pianista che sto ascoltando in questo momento, si chiama Ahmad Jamal e penso che ti piacerà''. Lo andai a sentire quando fui a Chicago e mi entusiasmò con il suo uso dello spazio, la sua leggerezza, il suo understatement, il suo lirismo e il suo fraseggio.(...) Ho sempre pensato che Ahmad Jamal fosse un grandissimo pianista che non ha mai avuto il riconoscimento che gli spettava.''
Uno dei più grandi successi di Jamal fu la sua versione di 'Poinciana' che registrò per la prima volta dal vivo al club Pershing a Chicago. Il suo stile ha avuto un'evoluzione costante, aperto e leggero negli anni '50, funky e ispirato alla musica Caraibica negli anni '70, basato su voicing aperti e su escursioni virtuosistiche negli anni '90, senza però mai allontanarsi dal caratteristico uso dello spazio, di drammatici crescendo e conservando un generoso uso dello staccato nella parte armonica.
Oltre che il pianoforte Jamal ha spesso utilizzato tastiere elettriche della Rhodes e della Wurlitzer (Wurlitzer 200). Jamal ha sempre avuto un temperamento casalingo, poco portato alla vita raminga tipica del jazzista e decisamente avverso all'ambiente affaristico collegato all'industria musicale (ad esempio si rifiutò sempre di lasciare il Midwest per New York, come fece la maggior parte dei jazzisti più famosi negli anni 50). Per questo ha sempre avuto una visibilità inferiore ai suoi meriti, e si è spesso volontariamente isolato dal mondo della musica: ad esempio, per diversi anni (negli anni '60 e '70) si ritirò a Chicago per dirigere il proprio club, l'Alhambra. A partire dagli anni '80 Jamal ha ricominciato a effettuare tournè e a partecipare ai festival Europei, quasi sempre col suo trio che ha come altri componenti il bassista James Cammack e il batterista Idris Muhammad. Inoltre a partire dall'album ''Big Byrd: The Essence, part 2'' (il primo in cui compare un sassofonista), Jamal ha regolarmente collaborato con George Coleman. [www.ahmadjamal.net]

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08 aprile 2008
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