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Ahmadinejad è ancora il presidente dell'Iran

Il leader ultraconservatore ha vinto le elezioni con il 65% di preferenze

13 giugno 2009

Mahmoud Ahmadinejad è il vincitore delle elezioni presidenziali iraniane con una netta maggioranza, secondo i risultati annunciati oggi a Teheran dal ministero degli Interni. Ma lo sfidante del presidente iraniano, il riformista Hossein Moussavi, contesta i risultati ufficiali denunciando irregolarità nelle operazioni di voto e nello spoglio delle schede. "Io sono assolutamente il vincitore delle elezioni ed il legittimo presidente del popolo" ha dichiarato. Mousavi ha anche fatto sapere che a molti osservatori del suo partito non è stato concesso l'ingresso ai seggi e che il suo partito "attende il conteggio ufficiale dei voti, le spiegazioni su queste irregolarità, sperando che le autorità di controllo facciano il loro lavoro". Poi ha rincarato la dose spiegando che la leadership di Teheran "ha manipolato il voto del popolo".

L'affluenza alle urne è stata quasi dell'80 per cento. Un dato record nella storia del paese, hanno dichiarato dal ministero degli Interni che ha diffuso i risultati che attribuiscono al presidente in carica Ahmadinejad una vittoria schiacciante con il 65 per cento - cioè oltre 18 milioni dei 35 milioni di voti espressi, la maggioranza assoluta - contro il 31 per cento, corrispondente a 9 milioni di voti, dello sfidante Mir Hossein Moussavi. Secondo questi dati gli altri due candidati, Mohsen Rezaei e Mehdi Karroubi, avrebbero ottenuto rispettivamente meno del due e dell'un per cento dei voti totali.
D'altro canto, è la stessa portata della vittoria a lasciare perplessi gli osservatori indipendenti: "Nessuno escludeva la possibilità che il presidente in carica fosse rieletto, ma una vittoria con un così ampio margine è piuttosto strana" ha dichiarato un analista. Mentre altri osservano come il mancato adempimento delle promesse sul fronte delle riforme economiche avrebbe dovuto far cadere e non crescere la popolarità di Ahmadinejad. "La gente non può essere felice per la recessione e l'inflazione alle stelle e ringraziare il governo responsabile di questo votandolo" argomenta un professore universitario di Teheran.

Lunghe code si sono formate ieri a Teheran davanti ai seggi per le elezioni presidenziali, indicando un'affluenza record al voto. Testimoni riferiscono che le file si erano formate anche prima dell'apertura dei seggi alle 08.00 di ieri mattina. In particolare si parla di una larga partecipazione al voto dei giovani. Negli ultimi sondaggi è risultato che gran parte degli under 30, che in Iran rappresentano oltre il 60 per cento della popolazione, sarebbero stati più inclini a votare per il candidato riformista Mir Hossein Moussavi, il più accreditato sfidante dell'attuale presidente Mahmoud Ahmadinejad.
Gli iraniani chiamati alle urne per scegliere il nuovo presidente sono stati 42,6 milioni . [Adnkronos/Ign]

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13 giugno 2009
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