Ahmadinejad pronto ad incontrare Obama
Il presidente iraniano si dice è detto pronto e disposto al dialogo con il gruppo dei ''5+1''
Pronto a instaurare un dialogo con i paesi del gruppo "5+1" (i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu - Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Francia e Cina - più la Germania), a patto che non si tocchi il nucleare. Questa la sostanza della conferenza stampa tenuta oggi a Teheran dal presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, nel corso della quale si è anche dichiarato "pronto a discutere pubblicamente con Barack Obama".
Aprire i negoziati, dunque, ma Ahmadinejad non ha espresso la volontà di arrivare a un compromesso sul suo programma nucleare, sottolineando che le trattative dovrebbero essere volte piuttosto a "risolvere i problemi del mondo". Dell'atomica si potrà parlare, ma "solo in un quadro logico e giusto". Secondo Ahmadinejad, infatti, il programma nucleare, corrisponde a un diritto "ovvio e innegabile" dell'Iran. Piuttosto, ha aggiunto, ci si deve concentrare sulla "cooperazione per l'uso pacifico dell'energia atomica", assicurando che Teheran continuerà le sue attività in campo nucleare ma "in stretta collaborazione con l'Aiea, l'Agenzia Internazionale dell'Onu per l'Energia Atomica".
L'incontro pubblico, davanti ai media, con il presidente Usa Barck Obama, ha spiegato Ahmadinejad, potrebbe avvenire in occasione dell'arrivo del leader iraniano a New York per l'annuale sessione ordinaria dell'Assemblea Generale dell'Onu. Ma Ahmadinejad non ha fatto mancare una critica all'amministrazione Obama, sottolinenado come le proteste a seguito dei presunti brogli alle elezioni del 12 giugno hanno dimostrato che "gli slogan di cambiamento erano falsi". E ha concluso: "Non c'è ancora una chiara determinazione per un cambiamento di approccio". Obama infatti, pur rimanendo prudente nelle sue dichiarazioni sulle proteste postelettorali in Iran, aveva condannato le violenze sugli oppositori. [Repubblica.it]