Ai raggi x altri 42 enti di formazione
Dopo la revoca dell'accreditamento allo Ial Sicilia, stilata una black-list dell'assessorato regionale
Dopo la revoca dell'accreditamento allo Ial Sicilia (LEGGI), per gli altri 42 enti di formazione, finiti nella black-list dell'assessorato regionale alla Formazione perché risulterebbero essere non in regola con i pagamenti delle retribuzioni ai lavoratori per l'anno 2011, gli uffici di via Ausonia starebbero procedendo a una ricognizione del personale impiegato nelle strutture. E per capire quante persone operano si pensa anche di stilare un vero e proprio 'censimento' da utilizzare per riformare il settore, che il governatore Rosario Crocetta intende rivoluzionare.
Secondo i dati della Cisl, sono circa 900 le persone che lavorano con contratti a tempo indeterminato nei 42 enti, dislocate nelle nove province dell'isola, dove svolgono i corsi di formazione previsti dall'avviso 20, quelli per consentire ai giovani di assolvere l'Obbligo di istruzione formazione (Oif) e le attività di orientamento e formazione.
"Si tratta per la maggior parte di piccoli enti" dice Giovanni Migliore della segreteria regionale della Cisl. Quelli della provincia di Trapani, inseriti nelle lista nera, sono tre: il Cipa-At, che occupa 18 persone, Medea che però non ha dipendenti a tempo indeterminato, e l'Usmi, 2 persone. Nella provincia nissena, invece, se ne annoverano due: l'Ecap-Caltanissetta, che occupa 60 persone, e l'Irfap- Caltanissetta, che conta 100 dipendenti impiegati, anche a Palermo, Noto e Catania.
Il numero più consistente, però, si trova nella provincia di Messina: gli enti 'irregolari' sono 18, tra questi il Coo.tur società cooperativa di Capo d'Orlando, con 10 dipendenti, l'Esfo di Sant'Agata di Militello (4), Genesi di Messina (20), Lumen(20), San Pancrazio-Giardini Naxos (30) e l'Efal-Messina (50). Nel Ragusano, sono sei: c'è l'Enaip, che ha 22 dipendenti e gestisce 27 sportelli multifunzionali per l'orientamento, il Forpromed con 3 dipendenti, Promoter Sud (7) e Logos: sono 16, nelle sedi di Comiso (8), Trapani (2), Acireale (3), Catania (2) e Palermo (1).
E se lo Ial, gestito fino al mese di settembre di due anni fa (2011) dalla Cisl, è stato 'defenestrato' in tempi record, per gli altri 42 gli uffici stanno procedendo in modo più 'cauto': incardinando, cioè, l'iter per l'avvio del procedimento, che consta di varie fasi e potrebbe non concludersi con la revoca e cancellazione dagli elenchi della Regione.
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]
- RI-FORMAZIONE (Guidasicilia.it, 23/03/13)
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