Ai siciliani l'idea di un partito per il Sud piace
Secondo un sondaggio di Demopolis il Partito del Sud in Sicilia trova consensi politicamente trasversali
Il Partito del Sud, di cui negli ultimi tempi tutti gli italiani hanno fatto scorpacciata di informazioni grazie (o a causa) delle alte mire politiche del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e del sottosegretario governativo Gianfranco Miccichè, è un "soggetto" che affonda le proprie radici nella lontana storia politica meridionale (LEGGI) e che periodicamente ritorna come l'assoluta novità, come quella "portata" mancante, e per alcuni addirittura essenziale, nel menù del grande banchetto governativo della Nazione.
Ebbene, di questo sappiamo quali sentimenti contrastanti ha suscitato nell'attuale compagine di governo, meno invece sappiamo di cosa ne pensano, diciamo, i diretti interessati, insomma, quel popolo "sovrano" che chiamato alle urne, di tanto in tanto, decide chi dovrà decidere le sorti di noi tutti.
A farci sapere quello che pensa il popolo siciliano di un ipotetico Partito del Sud sono i risultati di una recente indagine realizzata per "L'Espresso" da Demopolis, istituto nazionale di ricerche leader nell'analisi dell'opinione pubblica nell'Isola. Nello studio si legge: "Sembra trovare in Sicilia consensi politicamente trasversali l'idea di un nuovo Partito che, come la Lega nel Nord Italia, sia in grado di rappresentare e far valere a livello nazionale gli interessi del Sud".
Lo studio conferma la curiosità e l'interesse dei siciliani per la proposta avanzata dal presidente della Regione Raffaele Lombardo, a condizione però, - afferma il 58% degli intervistati - che il nuovo partito resti autonomo ed in grado di dialogare con le diverse parti politiche in base agli interessi reali del territorio.
"E' troppo presto per misurare l'eventuale consenso ad un nuovo Partito del Sud - afferma il direttore dell'Istituto Demopolis Pietro Vento -. L'espressione concreta del voto dipenderà dalla chiarezza e dall'effettiva novità del progetto politico, da chi sarà il Leader e, soprattutto, dai candidati in lista. Dopo le Europee - prosegue Vento - il voto in Sicilia, così come nell'intero Mezzogiorno, appare molto più fluido ed incerto rispetto ad altre aree del Paese. E rende ancora più aperti i futuri scenari politici nell'Isola e nel Paese".
Inoltre, l'indagine Demopolis conferma "una crescente disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni e dei partiti politici tradizionali. Disincanto e sfiducia, che hanno trovato conferma, nelle ultime elezioni europee, in un astensionismo da record, con oltre 2 milioni di siciliani rimasti a casa, che ha penalizzato in particolar modo PD e PdL: tutti i partiti nell'Isola, con l'eccezione dell'Italia dei Valori e del MpA, hanno perso in cifre assolute, con 925 mila voti validi complessivi in meno rispetto all'aprile del 2008". [Demopolis]