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Al figlio del boss ''la mafia fa schifo''. Il presunto estortore della Focacceria San Francesco si professa innocente

13 ottobre 2007

Al figlio del boss palermitano Tommaso Spadaro, detto il ''re della Kalsa'', Francolino, dice che la mafia gli fa schifo. E lo ha detto proprio lui in un aula di tribunale, mentre giudici, magistrati e avvocati lo ascoltavano durante l'udienza del processo per le estorsioni all'Antica Focacceria San Francesco. Francolino Spadaro in questo processo è, insieme a Lorenzo D'Aleo e Giovanni Di Salvo, imputato per tentata estorsione aggravata dall'articolo 7 (che configura l'avere agito nell'interesse di Cosa nostra).

Ieri mattina Francolino Spadaro, interrogato davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Palermo, presieduta da Raimondo Loforti, rispondendo alle domande del proprio legale, l'avvocato Rosanna Vella, ha apparentemente preso le distanze dal racket delle estorsioni.
Con voce pacata l'imputato ha parlato per più di un ora, e dopo avere ricostruito i suoi precedenti giudiziari (riferendo di essere imputato per concorso in omicidio nel processo per l'uccisione del maresciallo Vito Jevolella), ha raccontato la sua versione sulle estorsioni agli imprenditori Vincenzo e Fabio Conticello, titolari dell'Antica Focacceria, cercando di accreditarsi.
''La mafia mi fa schifo. Le estorsioni mi hanno fatto sempre schifo. Perdonatemi per il termine''. Spadaro ha confermato che Vincenzo Conticello si rivolse a lui: ''Mi manifestò che aveva dei pensieri, delle preoccupazioni. Io lo fermai: non posso darti aiuto, non ho le forze per farlo, pensavo che si trattasse di soldi. Lui precisò 'ho altri problemi ho ricevuto una richiesta di denaro e minacce estortive'. Ma io lo bloccai: non mi interessa, ho pagato le mie pene proprio per queste situazioni, gli dissi. Voglio stare sereno''. Il figlio del re della Kalsa ha quindi precisato: ''Porto un nome pesante, ma ho espiato le mie colpe''.

''Sono diplomato al liceo scientifico'', ha raccontato ancora Spadaro, come per sottolineare che quel titolo di studio è servito a poco, perché i guai giudiziari lo hanno costretto a venir meno persino ai doveri di padre. ''Ho una figlia in età minore che purtroppo non ho visto nascere. L'ho conosciuta quando aveva già tre anni, e quando sono uscito dal carcere mi sono dedicato a lei, quasi per farmi perdonare''.
Francolino Spadaro. ha quindi parlato di suo padre, don Masino, che negli anni Settanta fu definito ''l'Agnelli di Palermo'', ''perché con le sigarette dava lavoro a molte persone''. Infine ha fornito la sua versione sulle estorsioni ai titolari della Focacceria. Ha detto che all'imprenditore Vincenzo Conticello consigliò di non pagare il racket: ''Se paghi - gli dissi - ti rovini la vita''.''Chi fa le estorsioni - ha affermato davanti ai giudici - è gentaglia, non merita di essere considerata. A me il pizzo fa schifo''. ''E allora - gli ha chiesto il suo legale - si può dire che anche la mafia le fa schifo?''. ''Certo'', ha risposto Spadaro, non senza esitazioni. Ma la domanda, che è ipotetica e presuppone considerazioni personali, non è stata ammessa dal presidente Raimondo Loforti e non resterà, formalmente, negli atti del processo.

La tesi esposta dall'imputato non ha convinto né il Pm Lia Sava né i legali di parte civile, che ritengono che Spadaro abbia organizzato le minacce e le intimidazioni, riuscendo poi a combinare - attraverso gli altri imputati - un incontro con lui, che si era presentato come il ''salvatore della Patria'' in favore di Conticello. Uno dei personaggi che avrebbero fatto da tramite è l'altro imputato Lorenzo D'Aleo, fornitore di latticini della focacceria.
Ieri si è fatto interrogare anche Giovanni Di Salvo, l'uomo che è stato riconosciuto in aula da Vincenzo Conticello come uno degli autori delle estorsioni. Di Salvo ha precisato immediatamente di non essere responsabile, né direttamente, né indirettamente, delle minacce all'avvocato Stefano Giordano, legale di parte civile per gli imprenditori Conticello, sottoposto a intimidazioni nelle scorse settimane.
Il processo riprenderà martedì prossimo.

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13 ottobre 2007
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