Al Gran Premio d'Italia, a Monza, la Ferrari prende tutto. Primo Barrichello secondo Schumacher
Doppio podio rosso a Monza. Sul gradino più basso Jenson Button
Festa rossa doveva essere e festa rossa è stata.
Un doppietta Ferrari, resa ancora più esaltante da un rimonta incredibile dopo una gara iniziata con il piede sbagliato.
Ha vinto Rubens Barrichello davanti a Michael Schumacher, nonostante il primo abbia sbagliato gomme al via - montando le intermedie con la pista che si era quasi asciugata del tutto dopo la pioggia del mattino - e il tedesco in testacoda al primo giro sull'umido della chicane della Roggia. Da lì è ripartito 13°, mentre il brasiliano si è fermato ai box dopo 3 giri per cambiare pneumatici. Tutto questo, grazie all'enorme superiorità della F2004, non ha impedito loro di rimontare e mettere in fila tutti. Con Rubens al primo successo 2004.
Sul podio, con i piloti di Maranello, è salito Jenson Button autore di una corsa generosa con la Bar troppo carica nell'aerodinamica e quindi un po' lenta sul dritto. A punti sono andati anche il suo compagno Takuma Sato, Juan Pablo Montoya (Williams), David Coulthard (McLaren), Antonio Pizzonia (Williams) e il nostro Giancarlo Fisichella (Sauber). Ritiro amaro per Kimi Raikkonen, bloccato dal motore dopo 13 giri quando era quarto. E soprattutto per Fernando Alonso, in testacoda con la sua Renault a una decina di giri dal termine mentre lottava con Button e Schumi. Il suo compagno Jarno Trulli, mai protagonista, ha chiuso 10°.
Il che ha consentito alla Bar di passare in seconda posizione nel Mondiale costruttori, scavalcando la Casa francese di 3 punti (94 a 91, contro i 234 della Ferrari!). Mentre tra i piloti si consolidano la seconda e la terza posizione di Barrichelllo e Button alle spalle dell'iridato tedesco.
Ritiri per gli altri due italiani in gara: Giorgio Pantano (Jordan), fuori strada alla Parabolica, e Gianmaria Bruni (Minardi) per un principio d'incendio (con il pilota soccorso per aver respirato la schiuma degli estintori) durante un rifornimento ai box.
Fonte: Gazzetta.it
Rissa di quattro ore a Monza per un posto al Gran Premio
I tifosi hanno dato battaglia alle forze dell'ordine per occupare le tribune numerate. Sei i feriti
Una rissa di quattro ore ha provocato nella notte almeno sei feriti tra i tifosi che cercavano di entrare all'autodromo di Monza, dove oggi si correrà il Gran premio di formula 1. Intorno alle 23 di ieri un gruppo di tifosi ha sfondato le reti nel tratto di pista tra il curvone di Biassono e le due curve di Lesmo.
I tentativi di occupare i posti già venduti non sono una novità nei Gran premi di Monza, ma "quest'anno la tifoseria si è spostata nella parte più buia dell'autodromo, abbandonando i luoghi abituali come la prima variante e la variante Ascari", ha commentato Claudio Marzani, responsabile del personale di controllo e sicurezza.
Intanto su un altro fronte, a Porta San Giorgio, le forze dell'ordine fronteggiavano i tifosi che hanno dato alle fiamme i cartelloni pubblicitari, tanto che si è reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Alla fine il bilancio degli incidenti è stato di quattro tifosi inviati al vicino Ospedale San Gerardo e ricoverati per traumi cranici in seguito alle risse, un quinto per trauma cranico conseguente a caduta contro un muretto alla variante della Roggia, un altro ancora per una lacerazione ad una falange durante lo scavalcamento delle reti.
Le forze dell'ordine hanno infine identificato i tifosi, e uno di questi è stato fermato perché privo dei documenti e la sua posizione viene valutata con l'ipotesi di oltraggio a pubblico ufficiale.
Soltanto dopo quattro ore "di straordinaria follia", come le ha definite Claudio Pusinieri, coordinatore del Centro medico dell'autodromo di Monza, la situazione è tornata normale. Dalle 7 sono in corso i lavori di pulizia della pista, per rimuovere bottiglie e lattine che sono stati lanciati dai tifosi durante i tentativi di assalto alle tribune, ma le forze dell'ordine stanno ancora cercando di convincere i 'portoghesi' a lasciare le tribune, visto che tra breve arriveranno i legittimi possessori dei posti numerati.
Fonte: la Repubblica