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Al Poeta Lucio Piccolo…

Dopo 50 anni torna a Villa Piccolo un'importante collezione di cartoline, dipinti e documenti della Famiglia Piccolo di Calanovella

04 ottobre 2022
Al Poeta Lucio Piccolo…
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Dopo oltre cinquant'anni, una corposa e prestigiosa collezione di cartoline, dipinti e documenti della Famiglia Piccolo di Calanovella ritorna a Villa Piccolo, la dimora di Capo d'Orlando in cui vissero il poeta Lucio Piccolo, il pittore e fotografo Casimiro Piccolo, la botanica Agata Giovanna, e nella quale soggiornò spesso per lunghi periodi Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cugino dei tre fratelli Piccolo.

I tre fratelli Piccolo

L'ampio corpus comprende 561 cartoline, 8 opere ad acquerello e a matita, 26 documenti, tutti raccolti pazientemente dal giornalista e studioso Franco Tumeo in anni di ricerche e acquisizioni, con l'intento di ricomporre un prezioso patrimonio documentario che altrimenti si sarebbe disperso.

Casimiro e Lucio Piccolo col cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Nell'estate del 2020, l'importante valenza storico-culturale della collezione è stata suggellata dal vincolo posto dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina, diretta da Mirella Vinci che, nel novembre dello scorso anno, l'ha acquisita al patrimonio della Regione Siciliana. Adesso la Soprintendenza ha concesso la collezione per dieci anni in comodato d'uso gratuito alla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, presieduta da Andrea Pruiti Ciarello, consentendo così che questo importante materiale storico-culturale possa, non soltanto "tornare a casa", ma anche essere valorizzato attraverso una serie di iniziative culturali che saranno poste in essere per farlo conoscere e apprezzare. Inoltre, le testimonianze più significative saranno esposte gratuitamente al pubblico.

Villa Piccolo, Capo d'Orlando

"La collezione - si legge nella relazione scientifica scritta da Virginia Buda, storica dell'arte della Soprintendenza di Messina - costituisce una significativa testimonianza della cultura italiana e siciliana della prima metà del Novecento, fornendo anche un interessante spaccato dei legami familiari e dei rapporti culturali di altissimo livello, intessuti dai componenti della famiglia Piccolo di Calanovella con alcuni tra i più noti intellettuali del secolo scorso".

Due acquerelli di Casimiro Piccolo

Della raccolta fanno parte cinque acquerelli giovanili di Casimiro Piccolo e tre disegni a matita di entrambi i fratelli. I dipinti, databili tra il 1909 e il 1910, non appartengono ai cosiddetti "acquerelli magici", ma sono più giovanili e rimandano alle mode pittoriche del tempo. Uno ritrae la Torre delle Ciàvole a Gliaca di Piraino; un altro è un bel ritratto della sorella Agata Giovanna e sullo stesso foglio Casimiro realizza due schizzi a inchiostro che ritraggono in maniera caricaturale se stesso e il fratello Lucio; un altro acquerello ritrae un volto di uomo con in testa un turbante. Infine vi sono anche due piccoli disegni a matita, esercitazioni di Lucio Piccolo bambino.

Cartolina inviata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Fra le cartoline più significative, ce ne sono alcune inviate da Beatrice Tasca Filangeri di Cutò, madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. E vi sono cartoline scritte da quest'ultimo, nelle quali lo scrittore si definisce con l'ormai noto nomignolo di "Mostro".

Lucio Piccolo fotografato da Tano Cuva

Tra i più illustri mittenti rappresentati nella raccolta troviamo Eugenio Montale e la moglie Drusilla Tanzi (Mosca), che ringraziano per l'invio di un agnello pasquale; Andrea Zanzotto che, nel 1963, indirizza una cartolina "Al Poeta Lucio Piccolo"; la giornalista Camilla Cederna che scrive da Corfù; e ancora, le cartoline inviate dal poeta Sandro Penna nel 1964 dalla Croazia e dalla Basilicata, dove si era recato per seguire Pasolini durante le riprese del film "Il Vangelo secondo Matteo", con le quali informava i tre fratelli che, a breve, si sarebbe spostato con la troupe in Sicilia.

Cartolina inviata da Eugenio Montale

Diversi i nomi di esponenti dell'aristocrazia palermitana, legati ai Piccolo da rapporti di parentela o di amicizia: tra gli altri si leggono i messaggi di Filippo Cianciafara, cugino dei Piccolo ed esperto di fotografia, di Fulco Santostefano della Cerda, duca di Verdura (1898-1978), che a Parigi collaborò con Coco Chanel; di Fortunio Parodi di Belsito, sposato con la danese Tove Holm-Andersen, discendente del famoso autore di favole, e padre del giornalista e presidente storico della Fondazione Piccolo, Bent Parodi di Belsito; di Raniero Alliata di Pietratagliata, il celebre entomologo ed esoterista palermitano, ribattezzato "Il Principe mago" nell'omonimo romanzo pubblicato anni fa proprio da Bent Parodi. Vi sono poi cartoline scritte da Casimiro Piccolo e inviate alla madre.

Villa Piccolo di Calanovella

Belli e significativi anche gli scatti fotografici, alcuni dei quali immortalano luoghi radicalmente cambiati, come alcune città italiane ed europee: fra queste vi sono strade e monumenti messinesi, distrutti dal terremoto del 1908 o radicalmente modificati dalla successiva ricostruzione; e ancora, il Castello di Maredolce a Palermo, antico edificio di origini arabe riadattato in epoca normanna, che nella fotografia svetta isolato, mentre da diversi decenni è purtroppo soffocato dagli edifici costruiti tutt'attorno.

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04 ottobre 2022
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