Al Policlinico di Palermo si inaugura la nuova unità di microbiologia
Dopo quattro anni di lavori si apre la rinnovata Unità operativa complessa di Microbiologia, Virologia e Parassitologia
Laboratori di diagnostica più sicuri e organizzati in un’unica struttura, tenendo conto delle innovazioni e delle più recenti applicazioni metodologiche. La rinnovata Unità operativa complessa di Microbiologia, Virologia e Parassitologia del Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo, dopo quattro anni di lavori di ristrutturazione, viene inaugurata oggi, lunedì 29 gennaio alle 10:00, nell’ambito di un convegno dal titolo "Nuove frontiere della diagnostica microbiologica", che si svolgerà, dalle 8,30 alle 18, nell’aula "Maurizio Ascoli" del Policlinico Universitario.
La nuova Unità permetterà al personale sanitario di lavorare in sicurezza, garantendo, da un lato una maggiore rapidità nell’esecuzione di test in automazione, dall’altro di contenere il rischio di contaminazione ambientale e degli operatori. L’Unità operativa ristrutturata, che si estende su 900 metri quadrati, avrà spazi ottimizzati e consentirà al personale di seguire un flusso controllato di lavoro, dall’ingresso, con spogliatoi dedicati, al conseguente accesso ai laboratori, fino all’uscita in totale sicurezza.
Il convegno sarà articolato in due sessioni di lavoro. Esperti si confronteranno sullo stato dell’arte della diagnostica nell’ambito dei principali aspetti della microbiologia, evidenziando le innovative organizzazioni di laboratorio, per finalità cliniche e di sanità pubblica. Nella sessione mattutina sono previsti interventi di esperti che illustreranno le più recenti novità del settore, mentre in quella pomeridiana giovani ricercatori approfondiranno aspetti relativi alle applicazioni in campo clinico e sanitario delle più recenti metodologie.
Responsabile scientifico dell’evento è Anna Giammanco, direttore dell’Unità operativa complessa di Microbiologia, Virologia e Parassitologia del Policlinico. "La microbiologia diagnostica nel corso degli anni, si è sviluppata verso l’automazione, - spiega Giammanco - ci sono molte procedure che prevedono l’utilizzazione di processi automatizzati, per rendere più veloci e più sicuri i test. Con questa nuova struttura, anche se al momento non abbiamo ancora tutte le strumentazioni, siamo nelle condizioni di potere applicare in sicurezza le nuove metodologie microbiologiche".