Al Salinas di Palermo, #VaccinArte fa il tris e il pieno di immunizzati
Il terzo appuntamento è stato quello più partecipato: circa 200 vaccinati in poche ore
- Hai un'attività che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI
Chiude in bellezza il terzo e ultimo appuntamento con #VaccinArte, l'iniziativa della Regione Siciliana per coniugare salute e cultura, vaccinando nei musei.
Lo scorso giovedì (22 luglio), in appena sei ore, sono state circa 200 le persone che hanno deciso di immunizzarsi al Museo archeologico regionale Antonino Salinas di piazza Olivella, approfittando dell'ingresso omaggio per la visita degli spazi espositivi e la mostra inedita su Santa Rosalia, aperta nel giorno del Festino e che resterà in allestimento fino al 4 settembre.
Tante facce giovani e giovanissime, ma anche persone più in età avanzata che, finora, non avevano voluto o potuto ricevere la prima dose di vaccino. Tra questi, anche rider e lavoratori di ristoranti, pizzerie e locali pubblici intorno piazza Olivella, che restano aperti fino a tarda notte.
La fila, fuori dai cancelli del Salinas e poi nei chiostri del museo, si è iniziata a creare già dalle 17,30, mezz'ora prima che iniziasse l'evento.
Molti si sono lasciati convincere dalla location suggestiva: respirare l'atmosfera magica del Salinas allontana dal pensiero di sottoporsi a un trattamento sanitario. La bellezza delle statue di Tindari o delle metope di Selinunte come un balsamo, a placare la paura dell'ago o la diffidenza nel vaccino.
Anche stavolta non sono mancati i turisti, soprattutto da Spagna e Sudamerica. Carol, venezuelana, si è vaccinata e commossa, ringraziando l'Italia per l'opportunità. Profonda la felicità di Alessandra, palermitana in sedia a rotelle, che aveva ricevuto la prima dose di vaccino al primo #VaccinArte del 24 giugno: "Il museo custodisce il nostro passato e ora, con la possibilità di immunizzarsi in questi spazi, anche il nostro futuro. Stasera qui sembra quasi una festa, perché tutti vogliamo la stessa cosa: tornare liberi e a una vita normale".
"Una serata da incorniciare - per il commissario Covid di Palermo Renato Costa -. Le persone apprezzano questo nostro sforzo nell'andare loro incontro. Lo stiamo intensificando adesso, ma va avanti da mesi, da quando abbiamo iniziato ad andare a vaccinare i meno fortunati nelle periferie".
"Ora che la campagna di vaccinazione è di massa - ha concluso Costa - e riguarda tutta la popolazione dai 12 anni in su è ancor più importante far comprendere che il vaccino è vitale perché vaccinarsi è tagliare le gambe al virus: proteggere se stessi e gli altri dal contagio e da conseguenze gravi. Non solo, ma immunizzarsi può essere veloce, piacevole, si può fare tranquillamente a corredo di un'attività quotidiana come un aperitivo, una cena, una passeggiata in un museo. Prima lo facciamo tutti, prima ci riprenderemo la nostra vita".