Al setaccio le spese per i Grandi Eventi siciliani
La Regione ha costituita una Commissione d'inchiesta con decreto dell'assessore Armao
È stata costituita con decreto dell'assessore per l'Economia, Gaetano Armao, una Commissione di verifica delle procedure di spesa nel settore dei "Grandi eventi".
La commissione è composta dal ragioniere generale della Regione, Biagio Bossone, con funzioni di coordinatore; dal capo di Gabinetto vicario dell'assessore per l'Economia, Antonino Brunetto, dal dirigente del Dipartimento regionale Bilancio e Tesoro, Maurizio Pirillo, dalla dirigente del Dipartimento regionale Bilancio e Tesoro, Rossana Signorino e da Gabriele Morreale, in servizio presso lo stesso Dipartimento, con funzioni di segretario.
"Di fronte a quanto emerso dalle prime notizie sulla indagine della Procura Grandi Eventi - ha detto l’assessore Armao - la Regione vuole offrire il massimo contributo. Per questo motivo ho ritenuto di dover istituire con urgenza la commissione che dovrà concludere i suoi lavori entro e non oltre trenta giorni dall'emanazione del decreto, prorogabili su richiesta motivata del coordinatore di ulteriori trenta giorni". "L'inchiesta giudiziaria - ha proseguito - procederà secondo i suoi tempi. L'amministrazione può nel frattempo agire immediatamente per verificare il corretto comportamento dei suoi funzionari. Questo interesse di carattere generale va tutelato in ogni caso. Qualora emergessero responsabilità amministrative a carico di qualche funzionario sleale o scorretto l'amministrazione assumerà i propri provvedimenti".
Intanto gli avvocati Fabrizio Biondo e Giovanni Di Benedetto, legali del manager Fausto Giacchetto, coinvolto nell'indagine sulla gestione dei Grandi eventi finanziati dalla Regione siciliana, hanno preso posizione riguardo la responsabilità del loro assistito.
"Alla per nulla commendevole pubblicazione del contenuto di atti secretati si aggiunge quella di notizie certamente prive del minimo fondamento, riguardanti l'attività della difesa. Quest'ultima non ha avanzato allo stato alcuna istanza di revoca del sequestro perché è ancora in attesa di conoscere le ragioni che, a parere del pubblico ministero, dovrebbero giustificarlo".
L'indagine, coordinata dalla Procura di Palermo, ruota attorno a una serie di presunte turbative d'asta e corruzioni in cui sarebbero implicate altre sette persone tra le quali una parente di Giacchetto, un funzionario dell'assessorato regionale al Turismo, due suoi dipendenti e altri imprenditori.
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]
- Indagini sui Grandi Eventi siciliani (Guidasicilia.it, 06/07/12)