Al via la macchina organizzativa per il Capodanno della città di Catania.
Studio Festi riporta Vincenzo Bellini nella città natale con una notte-spettacolo dedicata al compositore che porterà Catania nell'anno nuovo
Una Festa di Capodanno che proietta Catania nel novero delle grandi capitali europee con una rappresentazione allegorica delle opere del Bellini che trasforma il cuore della città in un grande "Salone delle Feste". Uno spettacolo a cielo aperto attraverso cui la città rivedrà opere ed episodi della vita del Bellini proiettati e danzati sulle facciate dei Palazzi e su palchi allestiti per l'occasione, un evento che stupirà grandi e piccini con le sue macchine volanti, le coreografie verticali, le danze di acrobati e ballerini che volteggeranno a quindici metri d'altezza, sospesi su cavi invisibili.
"Intrecci", questo il titolo della drammaturgia, si svolge prevalentemente in aria, utilizzando l'"alto" e il "largo", usando le sommità degli edifici per far volare sulle teste del pubblico pianoforti, creature angeliche e oggetti allegorici, che concorrono tutti insieme alla narrazione della vita e delle opere del Sommo Compositore, in un crescendo di emozioni e di stupore che il rintocco della mezzanotte suggella definitivamente. Piazza dell'Università e piazza Duomo saranno i due grandi teatri in cui il pubblico rivedrà le opere e gli episodi salienti della vita del compositore rappresentati da allegorie, maschere e costumi fastosi che attraverseranno il buio della notte e si materializzeranno all'improvviso.
Una celebrazione della bellezza che vuole essere lieve e inafferrabile ma allo stesso tempo densa e avvolgente. Un evento unico che come un gioiello vestirà la città che per una notte si trasformerà in una diva che fa spazio al futuro. Un capodanno decisamente controcorrente: mentre tutte le piazze siciliane e d'Italia si preparano a salutare il nuovo anno al ritmo delle musiche più sfrenate, Catania si lascia ispirare dalla loro cultura più profonda e lontana, rifacendosi alla vita di quel catanese che con il suo straordinario talento ha spalancato alla sua città le porte del mondo e della notorietà: Vincenzo Bellini.
Un anfitrione d'eccezione della Festa di piazza insolita e poetica firmata da Valerio Festi, con cui l'amministrazione comunale di Catania ha deciso di festeggiare la città, organizzando un ricevimento elegante, raffinato, eppur popolare, nelle splendide piazze del centro storico, rivisitate e trasformate in cornici suggestive in cui ripercorrere e far muovere le gesta del grande compositore.
In Piazza dell'Università si svolge quindi "Il Palazzo che canta", preludio alla biografia del "Cigno", con le finestre e i balconi del Palazzo Centrale animati da un coro sparso di dodici cantanti che intonano frammenti di arie belliniane e che preannunciano l'ingresso di un insolito corteo preceduto dal suono e dalla marcia di una banda nostalgica. L'eccentrica parata, con bande, carrozze e enigmatiche dame, conduce il pubblico in Piazza Duomo, che si accende via via di meraviglia al passaggio di tutti gli ospiti in arrivo grazie a un gioco di proiezioni giganti su Palazzo degli Elefanti, in una partitura di immagini evocative che fanno il contrappunto al vero e proprio spettacolo aereo ideato da Valerio Festi con la regia di Monica Maimone.
A mezzanotte i fuochi d'artificio divenuti per l'occasione videoproiezioni giganti, illumineranno l'anno che arriva, e l'intera piazza si trasformerà in una discoteca senza pareti in cui le più audaci intuizioni musicali del DJ Barocco Fractal, faranno danzare la piazza sul crinale raffinato di musiche ottocentesche - belliniane in particolare - riviste in un'inedita forma house.