Al via la vendemmia 2022 di Feudo Disisa, nel Terroir della DOC di Monreale
Si prevede un leggero incremento produttivo accompagnato da una qualità eccellente delle uve
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L'andamento climatico nel Terroir della DOC di Monreale è stato regolare per tutto l'anno, con un autunno molto piovoso - che ha permesso di riempire gli invasi incrementando le notevoli risorse idriche del terreno - un inverno e un inizio primavera con temperature leggermente al di sotto della media, ma senza grosse gelate e con piovosità contenute. Il periodo estivo, caldo e non molto umido, ha contribuito ad arricchire i grappoli in maturazione di sostanze polifenoliche e aromatiche.
Nel complesso, lo sviluppo fenologico risulta regolare, eccetto un lieve ritardo nel germogliamento dovuto ai terreni ricchi in acqua; un quadro fitosanitario, questo, che fa ben sperare per il prosieguo e per un normale svolgimento delle operazioni di raccolta, nonché una produzione di eccellenza.
La vendemmia da Feudo Disisa è iniziata - come di consueto - intorno alla prima settimana di agosto con la raccolta delle basi spumante. Tra il 10 e il 15 del mese si è proseguito, poi, con l'internazionale Chardonnay e, tra il 25 e il 28 agosto, con i vitigni autoctoni a bacca bianca di Grillo, Fiano e Catarratto: uno dei più identitari e di maggior tradizione dell'areale della DOC di Monreale.
Dopo aver terminato - per i bianchi - con l'Inzolia durante i primissimi giorni di settembre, l'azienda guidata da Mario Di Lorenzo ha continuato, poi, con la vendemmia dei rossi con gli alloctoni Syrah e Merlot e con l'autoctono Nero d'Avola. Gli ultimi vitigni ad essere raccolti saranno, verosimilmente, il Cabernet Sauvignon e il Perricone che sarà vendemmiato agli inizi di ottobre.
In generale la vendemmia 2022 sta confermando le ottime premesse di inizio anno, sia in termini di performance qualitativa che quantitativa. Bene i bianchi, soprattutto il Catarratto dove la qualità è apparsa sin da subito eccellente e lo stato sanitario di buon livello. Il rapporto polpa buccia assicurerà, poi, nei rossi - soprattutto nel Perricone - un ottimo apporto di profumi e sentori ben delineati, con una tendenza verso vini ancora più longevi ed eleganti.
"Si prospetta una buona annata con un aumento della produzione pari al 10% circa - sottolinea Mario Di Lorenzo, alla guida dell'azienda di famiglia insieme al padre Renato -. Stiamo raccogliendo uve bianche di qualità, nonostante le elevate temperature e le criticità dei mesi di giugno e luglio, ben gestite in azienda; tra qualche giorno cominceremo con i rossi dove le aspettative sono altissime. Il trend è in linea con gli obiettivi di inizio stagione e ci aspettiamo davvero grandi risultati dai vitigni autoctoni su cui puntiamo maggiormente, quali Catarratto e Perricone".