Alcamo (TP) capitale del buongusto. Si festeggiano e si valorizzano le ''Identità Immutate''
Dall'11 al 14 novembre una gustosa mostra mercato al trecentesco Castello dei Conti di Modica
Il Comune di Alcamo (TP), diventa da oggi (fino al 14 novembre), capitale del buon gusto con una nuova, nel genere e nelle finalità, mostra delle "Identità Immutate".
Una mostra patrocinata dalla Città di Alcamo e dall'Associazione Strade del Vino D.O.C. Alcamo presieduta dal conte Filippo Testa,vero e proprio promoter del territorio Alcamese per quanto riguarda i vini, il melone, l'olio e il Turismo enogastronomico.
Una occasione per gustare il vino bianco Alcamo DOC, i prodotti tipici agroalimentari, e per visionare e acquistare manufatti e oggettistica di autentica artigianalità. Il tutto in un progetto ambizioso per riscoprire e non far morire i colori, i sapori e gli odori di una Sicilia ancora da scoprire e principalmente da gustare e da vedere, magari, anche, da portare a casa.
Per Giacomo Scala, sindaco di Alcamo e promotore del progetto, ''il minimo comune denominatore per caratterizzare un prodotto come tipico è senza dubbio il legame che esso possiede con il territorio da cui proviene. In particolare, un prodotto può essere definito tipico se conserva delle caratteristiche costanti nel tempo e se le associa alla sua localizzazione e soprattutto alla sua origine''.
Innumerevoli sono i casi in cui la tipicità delle produzioni si manifesta nell'inscindibile legame delle loro materie prime al territorio.
Come, per esempio, la tipicità del bianco Alcamo, tra i più pregiati vini italiani, deriva dal fatto che le uve provengono dalle vite alcamesi e la sua qualità è dovuta alla ricchezza del terreno, al sole, alle colline e, forse, al modo in cui esse vengono amabilmente coltivate e, specialmente, alla posizione geografica e al clima. La speciale provenienza delle materie prime dei prodotti tipici è riscontrabile in altri innumerevoli casi come nell'olio extravergine d'oliva alcamese che si ottiene con olive della varietà cerasuola e con altre presenti negli oliveti della provincia, o in quello siciliano.
Le produzioni tipiche, tuttavia, oltre alla dimensione geografica, incorporano anche una dimensione storica. Un prodotto è tanto più tipico quanto più affonda le sue radici nella storia e quanto più si rifà ad usi locali costanti nel tempo ed il prodotto alcamese affonda nella storia le sue radici.
Il sapore, l'odore ed il colore della pasta "finocchi e sarde", della pasta "incaciata", dei famosi "maccarruna" con salsa di pomodoro, melanzane fritte, ricotta di pecora e basilico, degli spaghetti con aglio, olio, basilico e peperoncino, dei "bruciuluna", delle melanzana alla parmigiana, restano unici ed irripetibili. Unici e irripetibili perché hanno gli anni della storia di questo popolo che ha conosciuto i greci, gli arabi, i romani e gli spagnoli.
In conclusione, è innegabile il fatto che, a parte il legame immateriale con il territorio alcamese, che rimane comunque alla base dell'unicità dei prodotti tipici, essi possiedano un potenziale evocativo della regione di appartenenza, che li lega indissolubilmente alla sua storia, alle tradizioni e alla cultura dei suoi abitanti. Tale caratteristica, spesso, è così radicata nel prodotto tipico da essere in grado di soddisfare il bisogno di scambio culturale che spinge un turista enogastronomico ad intraprendere il viaggio per visitare e vivere la splendida Città araba di Alcamo.
Alcamo è ricchissima di realtà enogastronomiche, e non si può che auspicare una visita in questa magnifica terra. Una visita per ripercorrere il lungo cammino della Città che il primo cantore della lingua italiana, Cielo d'Alcamo, definì "giocosa ed opulenta", dalla preistoria fino ad oggi, e per gustare, fotografare, dipingere e trasformare in versi le immagini di una delle più vaste necropoli di età pre-protostorica della Sicilia occidentale e dei reperti preistorici rinvenuti nelle campagne alcamesi.
L'inaugurazione di oggi si aprirà con un convegno, alle ore 18.00, al Centro Congressi Marconi di Alcamo, e alle ore 20.00, presso il trecentesco Castello dei Conti di Modica, con l'apertura della Mostra Mercato.
Il giorno 12 novembre, proseguirà, con il convegno "Il Melone verde d'inverno: un prodotto siciliano da valorizzare" presso il centro Congressi Marconi, alle ore 9.30; e alle 21.00, al teatro Cielo d'Alcamo, con la "Cerimonia delle Rose" ed un fantastico spettacolo. La cerimonia è denominata delle rose per ricordare Cielo d'Alcamo autore di "Rosa Fresca Aulentissima", prima ed originale poesia in lingua volgare italiana.
Il 13 novembre, invece, alle 9.30, al Teatro Cielo d'Alcamo, il Convegno "Vino e Giovani"; alle 21.00 cabaret al teatro Cielo d'Alcamo.
Infine il 14, ultimo giorno, alle 11.00, presso il Teatro Cielo d'Alcamo, verrà consegnato il Premio Lions Club Alcamo; alle 17.30, al Centro Congressi Marconi, il recital di poesie dialettali, concluderà questo viaggio ideale nella storia, nella cultura, nella tradizione di un popolo.