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Alimentazione e salute: come mangiano e come stanno gli italiani con le loro abitudini alimentari

Pasta e pane non mancano mai dalle tavole degli italiani

19 novembre 2005

Le abitudini alimentari più diffuse nella popolazione italiana riguardano il consumo quotidiano di pane, pasta o riso (87,7%); frutta (78,3% nel 2001 e 76,7% nel 2003); verdure (48,5%); ortaggi (con un incremento nell'ultimo biennio: 39,6% del 2001 e 42,4% del 2003); latte (60,5%). Risulta diffuso anche il consumo, almeno qualche volta alla settimana, di carni bovine (72,1%); carni di maiale, anche se in calo (dal 48,3% del 2001 al 45,1% del 2003); carni bianche (80,2%); pesce (57,2%). Sono i dati che emergono dall'indagine multiscopo dell'Istat su stili di vita e condizioni di salute che ha preso in esame il periodo dal 2000 al 2003.

In Italia la dieta si caratterizza anche per i condimenti utilizzati: il 95,4% della popolazione usa l'olio d'oliva o altri grassi di origine vegetale per cuocere. Questa abitudine è più radicata nell'Italia meridionale (97,6%) e insulare (98%), mentre è al Nord che si trovano le regioni in cui se ne fa un minor uso: la Valle d'Aosta (88%) e il Trentino-Alto Adige (83,6%). Il 97% della popolazione usa l'olio d'oliva o altri grassi di origine vegetale per condire a crudo.
Lo stile alimentare delle donne si caratterizza rispetto a quello maschile per il consumo giornaliero di frutta (79,6% delle donne e 73,7% degli uomini), ortaggi (rispettivamente 45,8% e 38,9%) e verdura (52,5% e 44,4%). Nel complesso, le donne che consumano quotidianamente verdure, ortaggi o frutta sono l'86,5% contro l'81,9% dei maschi. Le donne, inoltre, ne consumano una quantità maggiore: il 71,6% contro il 69,2% degli uomini.
Anche il latte è consumato quotidianamente più dalle donne (64,2% contro 56,6% degli uomini). Inoltre, queste prestano maggiore attenzione degli uomini al consumo di sale e/o di cibi salati (66,6% contro 55,4%). La dieta degli uomini è invece caratterizzata da un consumo più diffuso di cereali (l'89,9% pane, pasta e riso almeno una volta al giorno contro l'85,6% delle donne); salumi (il 68% almeno qualche volta alla settimana contro il 57,3% delle donne); carni bianche, bovine e di maiale (rispettivamente almeno qualche volta alla settimana l'80,7%, il 75,3% e il 49,2% degli uomini contro il 79,7%, 69,1% e 41,1% delle donne) e dolci (il 50,3% almeno qualche volta alla settimana degli uomini contro il 46,9% delle donne).
Cresce l'abitudine al consumo di acqua minerale: l'87,5% della popolazione di 14 anni e più beve acqua minerale almeno qualche volta l'anno, una percentuale in costante aumento rispetto agli anni precedenti (78,6% nel 1993). Beve vino almeno qualche volta l'anno il 55,9% delle persone di 14 anni e più, percentuale che risulta in leggera diminuzione rispetto al 2002 (57,4%); il consumo quotidiano, invece, riguarda quasi un terzo della popolazione.

Nel periodo 2000-2003 la percentuale di persone normopeso di 18 anni e più è maggioritaria e risulta sostanzialmente stabile (53,5% nel 2000 e 54,1% nel 2003), ma il 33,6% dei maggiorenni è in sovrappeso (33,9% nel 2000) e il 9% risulta obeso (9% nel 2000).
La percentuale di popolazione adulta con problemi di sovrappeso e obesità è più alta in tutto il Mezzogiorno (46,% al Sud e 45,6% nelle Isole), in particolare le regioni con le percentuali più elevate di persone in condizione di soprappeso e obesità sono il Molise (rispettivamente 36,3% e 13,2%), la Basilicata (41,6% e 10,2%) e la Sicilia (38,8% e 9,6%).

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19 novembre 2005
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