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All'ufficio anagrafico di Fkik Bem Salak...

I legali di Berlusconi: "Vicenda che tende surrettiziamente a danneggiare gravemente il presidente Berlusconi"

11 marzo 2011

Una bella somma di soldi per retrodatare la data di nascita di Karima El Mahroug, alias Ruby Rubacuori. Giusto un paio d’anni per dribblare il reato di prostituzione minorile di cui è accusato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel processo che si aprirà a breve a Milano.
Il nuovo capitolo del Rubygate è firmato da Il Fatto Quotidiano, che ha pubblicato un’intervista ad una funzionaria dell’anagrafe marocchina di Fkik Ben Salak, paese natale di Ruby, che racconta la proposta fattale da alcuni emissari italiani ai primi di febbraio.
Notizie "gravissime" per Antonio Di Pietro che ha chiesto al Governo di "chiarire immediatamente in Parlamento". "Vogliamo sapere se è vero che siano stati inviati dall'Italia degli emissari anonimi per corrompere un funzionario di uno Stato estero, al fine di falsificare la data di nascita di Ruby e chi li ha mandati" ha detto il leader dell’Idv, annunciando la presentazione di un’interrogazione urgente. "L'esecutivo spieghi questa torbida vicenda che, nel caso fosse vera, imporrebbe l'immediato impeachment del presidente del Consiglio".

Dalla difesa del premier Silvio Berlusconi, però, si bolla come "inutile e risibile" l’ipotesi della falsificazione, fatta dal quotidiano diretto da Antonio Padellaro. "Chi conosce la legislazione del Marocco in tema di annotazione delle nascite, sa perfettamente - spiegano gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini - che la contraffazione del registro presso il comune sarebbe totalmente inutile e risibile essendo tale dato conservato in più copie da diverse autorità governative. Stupisce che i giornalisti di tanto non siano a conoscenza. Se invece si trattasse di una notizia artificiosamente costruita, pur nella buona fede dei cronisti, sarebbe altrettanto grave". Berlusconi ha dato mandato ai suoi legali di presentare una denuncia. Nella nota dei legali del premier si legge che "si tratti di vicenda che tenda surrettiziamente a danneggiare gravemente il presidente Berlusconi che è totalmente estraneo ad ogni eventuale illecito comportamento". In ogni caso per Ghedini e Longo è necessario che le autorità italiane e del Marocco "accertino con urgenza" i fatti. "E' infatti ovvio interesse per la difesa del Presidente Berlusconi che sia subito chiarito ogni particolare di questa vicenda per evitare le altrettanto ovvie strumentalizzazioni".

Di episodio inquietante parlano anche gli esponenti del Pd. "Sono certo che la magistratura italiana, dopo aver approfondito questa vicenda che appare molto grave e molto losca, accerterà la verità – afferma il senatore del Pd Luigi Zanda -. Ma, se il tentativo di reato riportato da Il Fatto quotidiano fosse in qualche modo confermato saremmo davanti a un episodio estremamente inquietante del quale sarebbe molto importante individuare esecutori e mandanti". Ha annunciato un’interrogazione parlamentare anche Emanuele Fiano: "La notizia riportata da Il Fatto quotidiano, se confermata sarebbe di una gravità inaudita. Chiederemo con un’interrogazione al governo di verificare, con gli strumenti in proprio possesso e con il supporto della magistratura inquirente, la sussistenza dei fatti menzionati, l’identità degli italiani coinvolti e quella dei loro mandanti – ha detto il presidente del Forum sicurezza del Pd -. Siamo certi che il governo, vista la gravità dell’ipotesi in campo che potrebbe, ove confermata, essere collegabile al procedimento giudiziario in corso nei confronti del presidente del Consiglio, vorrà dare rapida ed esaustiva risposta alla nostra interrogazione".
Nel frattempo i giudici del Tribunale di Milano stanno valutando se aprire un fascicolo sul caso. Il reato che potrebbe essere contestato ai due emissari è di istigazione alla corruzione internazionale. I magistrati già a partire da oggi dovrebbero prendere in esame il caso per mettere a fuoco non solo gli eventuali profili di reato ma anche quelli che riguardano la competenza territoriale.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Il Fatto Quotidiano]

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11 marzo 2011
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