Alla Fiat di Termini sono tornati al lavoro...
Tute blu di nuovo in fabbrica oggi dopo la pausa estiva e una settimana di cassa integrazione.
Sono rientrati oggi in fabbrica dopo la pausa estiva e una settimana di cassa integrazione gli operai della Fiat di Termini Imerese. Tra i lavoratori c'é sempre incertezza e perplessità sul futuro dello stabilimento, mentre i sindacati attendono l'incontro tra governo e parti sociali annunciato per il prossimo 15 settembre. "Aspettiamo la convocazione ufficiale - dice Roberto Mastrosimone, segretario provinciale della Fiom di Palermo - se non arriva entro i primi di settembre, assieme ai lavoratori decideremo quali misure intraprendere".
La cassa integrazione per le 1.400 tute blu delle Fiat ripartirà il prossimo 22 settembre, mentre la produzione delle Lancia Y proseguirà fino a dicembre 2011, come previsto dal Lingotto, che ha deciso di chiudere la fabbrica. Invitalia, l'advisor nominato dal ministero dello Sviluppo Economico (dal 5 maggio scorso guidato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo le dimissioni di Claudio Scajola), sta vagliando cinque proposte di acquisto dello stabilimento.
E il cardinal Bagnasco invita la Fiat ad ascoltare le parole del Presidente della Repubblica - L'auspicio è che "si risolva la vertenza Fiat nel modo migliore per tutti", mentre le parole che il Capo dello Stato ha detto vanno considerate "una linea di azione valida per tutti". Sono le parole, riportate dal Tg2 e dal Tg3, con cui il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, da Genova, ha appoggiato la linea del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha invitato la Fiat a superare il caso di Melfi, dove il giudice ha deciso il reintegro dei tre lavoratori licenziati, e tutte le parti in campo a percorrere la strada del confronto.
[Informazioni tratte da Ansa, GdS.it, Adnkronos/Ing]