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Alla manifestazione No Muos di ieri...

Dalla marcia pacifica agli scontri con le forze dell’ordine. Ma i No Muos non si arrendono

10 agosto 2013

Dopo un pacifico corteo di 4 chilometri sotto un sole cocente, nel tardo pomeriggio di ieri, lungo la campagna di Niscemi, i circa 1.500 manifestanti No Muos sono arrivati davanti alla base militare Usa e sono venuti in contatto con le forze dell'ordine. Nei tafferugli è rimasto ferito a una gamba un militare della Guardia di finanza, mentre metà dei manifestanti ha divelto la recinzione ed è entrato dentro la  base, dove da dalla sera prima, appollaiati sui tralicci, stavano una decina di attivisti scesi nella serata.
La "prova di forza" ha allontanato l'altra metà del corteo, che presto ha cominciato a defluire. Chi aveva superato la recinzione si è poi diretto verso la vecchia base, lontano dal cantiere dei lavori. La Procura di Caltagirone ha aperto un'inchiesta sugli scontri.

Fino alle 18.40 non c'erano avvisaglie di scontri: il corteo gridava slogan contro gli Usa e contro il governatore Rosario Crocetta, con le "Mamme No Muos" che srotolavano striscioni con su scritto "diritto alla salute". Poi il contatto con le forze dell'ordine, seguito al lancio di fumogeni.
La manifestazione di ieri, secondo la previsione degli organizzatori, doveva portare a Niscemi almeno cinquemila persone: ne so no arrivate molto meno. Lo scorso 10 marzo, invece, erano stati diecimila i partecipanti. Probabilmente, il clima vacanziero e la canicola agostana hanno scoraggiato i più.

Per i manifestanti il grande "imputato" è il governatore siciliano Rosario Crocetta, per otto anni sindaco antimafia della vicina Gela, l'uomo che solo qualche mese fa aveva sfidato l'amministrazione Usa ritirando l'autorizzazione ai lavori per il completamento del sistema satellitare voluto dalla Marina  militare statunitense, un permesso concesso nel giugno 2011 dal suo predecessore Raffaele Lombardo, nonostante contrada Ulmo -  dove sorge il sistema satellitare - faccia parte della riserva naturale "Sughereta".
I No Muos continuano a chiedere l'immediato stop alla realizzazione delle mega antenne satellitari. "Crocetta ci ha preso per cretini ma noi non ci fermiamo. Lui ha avuto paura e si è ritirato. Noi lottiamo per i nostri diritti e la salute dei nostri figli", ha detto dice Maria Concetta Gualato, coordinatrice delle Mamme No Muos.

Alla manifestazione erano presenti, oltre a esponenti di diversi partiti di Sinistra, i sindaci di Niscemi, Pozzallo, Acate, Caltagiorne, Piazza Armerina. Il sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, ha detto di sentire "la solidarietà della gente". Gli esponenti del M5s all'Assemblea regionale siciliana, Giampiero Trizzino e Giancarlo Cancelleri, non hanno escluso la "presentazione di una mozione di sfiducia al presidente della Regione, e non solo per la vicenda Muos".

Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, in un'intervista a Repubblica, sostiene che le tensioni scoppiate a Niscemi davanti alla base militare Usa, che hanno visto i manifestanti No-Muos venire a contatto con le forze dell'ordine "erano prevedibili. Avevo avvertito dei pericoli, nei mesi e nelle settimane scorse, i ministri degli Interni: prima la Cancellieri, poi Alfano". Crocetta aggiunge che "a manifestare, insieme alla pacifica popolazione" ci siano state "punte estremiste che esasperano la lotta. Ma ci sono anche altre infiltrazioni". E alla domanda se alludesse alla mafia, ha risposto "sì". Infatti, ha evidenziato, "in una realtà come quella di Niscemi è scontato che anche gli ambienti della criminalità organizzata si approprino di una vicenda del genere".

Riguardo al suo ruolo ha chiarito: "Mica l'ho data io l'autorizzazione alla costruzione del Muos", "ci hanno pensato il governo nazionale di centrodestra e la giunta regionale guidata da Raffaele Lombardo". La realtà, continua, "è che io sono stato l'unico politico con una veste istituzionale a tentare di bloccarlo, il mega-radar". Ma, spiega, "la Regione ha le mani legate". Quanto agli effetti del Muos sulla salute, precisa: "Non c'è certezza che non faccia male, solo non ci sono comprovati studi sul rapporto causa-effetto".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it, Corriere del Mezzogiorno, Repubblica/Palermo]

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10 agosto 2013
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