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Alla Regione Sicilia 2,1 milioni di euro per il Programma di sviluppo rurale 2007/2013

07 dicembre 2007

La proposta aggiornata del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007/2013, con le modifiche concordate nella riunione di negoziato con gli uffici della Commissione europea è uno dei provvedimenti approvati nei giorni scorsi dalla giunta regionale, presieduta da Salvatore Cuffaro. Il documento è stato già trasmesso, a Bruxelles per il via libera definitivo. "Il programma - ha spiegato Cuffaro - è il risultato di un lavoro fatto di concerto con il partenariato. Un documento condiviso con le parti sociali ed economiche che possiede tutti i requisiti per consentire agli imprenditori agricoli dell'Isola di essere ancora e sempre più competitivi sui mercati nazionali e internazionali".

Il Psr stanzia 2,1 miliardi di euro per gli agricoltori siciliani. Rispetto alla proposta originaria, approvata dalla giunta regionale nella seduta del 29 giugno scorso, tra le modifiche c'è il numero minimo delle Ude (l'unità di base per il calcolo della dimensione economica aziendale) inizialmente fissato a 15 per l'accesso ai finanziamenti.
"Avendo concordato con la Commissione di inserire nelle misure di investimento anche altri vincoli per ogni singolo comparto, per rendere più efficace l'intervento pubblico - ha detto l'assessore all'Agricoltura, Giovanni La Via - abbiamo ritenuto di ridurre la soglia di accesso che diventa di almeno 10 Ude per le aziende ubicate nelle zone rurali individuate dal Programma, di 12 per tutte le altre zone e di 8 nel caso di giovani imprenditori".

Modifiche anche dal punto di vista finanziario. La Commissione ha invitato la Regione a rafforzare le misure di diversificazione economica per le aree rurali. Per questo motivo sono state spostate risorse dall'asse 1 (che punta al miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, con dei veri e propri aiuti per l'insediamento dei giovani, interventi di formazione professionale, ammodernamento delle aziende, sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, miglioramento delle infrastrutture e della qualità dei prodotti) all'asse 3 (che prevede la qualità della vita nelle zone rurali e rappresenta la vera novità del programma, perchè punta alla diversificazione dell'economia rurale, con la riqualificazione dei centri storici e dei borghi rurali e la valorizzazione del patrimonio culturale) e all'asse 4 (ovvero l'approccio Leader, che ha come obiettivo quello di consolidare i partneriati locali con interventi da loro coordinati anche nell'ambito dei diversi assi del programma). Altra novità è quella del "pacchetto giovani" ovvero un insieme di misure di sostegno all'avvio dell'attività. [La Sicilia]

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07 dicembre 2007
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