Alla ricerca di complicati equilibri
Alleanze ancora in alto mare per le imminenti elezioni Regionali
Partiti alla ricerca di complicati equilibri, vecchi e nuovi, in vista delle regionali previste tra quattro mesi esatti. Grosse incognite, nulla di deciso a livello di alleanze, che restano in alto mare. Se il centrosinistra, su spinta del Pd, prova a compattarsi ("ma prima serve la sfiducia al governo Lombardo", precisa l’Idv), il Pdl procede diviso.
Infatti, il segretario del Pdl siciliano, Giuseppe Castiglione, ha annunciato l’intenzione di candidarsi alle primarie, argomento mal digerito da alcuni big del partito, come Francesco Cascio. Il presidente dell’Ars, ribadendo che non si candiderà alla presidenza della Regione, dice che il Pdl "le primarie non le sa fare" e poi "sono contrario perché dovrebbero svolgersi a luglio e ad agosto, non mi sembra intelligente", "lasciano delle ferite all'interno dei partiti che sono così profonde che non possono essere cicatrizzabili nella successiva campagna elettorale". Insomma, nel partito che fino a qualche anno fa in Sicilia faceva man bassa di voti e procedeva spedito nelle sue scelte, adesso regna il caos.
E sull’ipotesi di un centrodestra allargato cala la scure di Fabio Granata, candidato alla presidenza di Fli: "Io sono contrario a qualsiasi ipotesi di nuova alleanza con il Pdl e a qualsiasi riavvicinamento agli ex An. Senza se e senza ma".
Il Nuovo Polo, appena nato dalle macerie del Terzo Polo, rischia però già di dover affrontare una competizione interna: Massimo Russo, assessore alla Salute, è stato lanciato dal Mpa nella corsa a Palazzo d’Orleans; un’investitura, quella fatta da Raffaele Lombardo, che trova la chiusura immediata del Pid-Cantiere popolare, che nelle ultime settimane aveva aperto agli autonomisti il "listone" civico a cui lavora da tempo con Innocenzo Leontini, capogruppo del Pdl all’Ars. Quella di Russo è per Rudy Maira, segretario regionale del Pid, la candidatura "peggiore per un dialogo che da più parti si auspica per ridare un buon governo alla Sicilia attraverso una grande coalizione di moderati e di difensori dell'autonomia isolana".
In realtà il Nuovo Polo farebbe l’occhiolino a Rosario Crocetta, europarlamentare del Pd che immediatamente chiarisce: "Non ho 'tutori' né sponsor politici che non siano i siciliani, i giovani, le donne, gli imprenditori che chiedono legalità e sviluppo, le tante persone oneste che vogliono liberare la Sicilia dalla mafia, coloro che chiedono più lavoro, meno burocrazia o meno partitocrazia. Niente e nessuno mi caccerà dentro la gabbia degli inciuci", dice l’ex sindaco di Gela, altro candidato ufficiale alla presidenza della Regione. Il tutto mentre il Pd prova a ricompattare il centrosinistra.
Sel e Rifondazione comunista ribadiscono il proprio no a qualsiasi alleanza con l’Udc, che però negli ultimi tempi ha stretto un feeling sempre più serrato con i democratici, tanto da firmare insieme la sfiducia a Lombardo. Giuseppe Lupo, segretario del Pd, è fiducioso: "Abbiamo avviato un percorso unitario di confronto, ci incontreremo di nuovo a breve per proseguirlo". [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]