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Alla sbarra

Fissata per il9 maggio l'udienza preliminare per i fratelli Lombardo. Il governatore: "Me ne occuperò di persona"

14 aprile 2012

Si terrà il 9 maggio prossimo l'udienza preliminare sull'imputazione coatta per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e a suo fratello Angelo, deputato nazionale del Movimento per le autonomie. Lo ha disposto il Gup Marina Rizza, che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio dei due politici.
L'inchiesta è uno stralcio dell'operazione Iblis (il nome del Diavolo in arabo), scattata il 3 novembre del 2010 con decine di arresti tra esponenti di spicco della mafia di Catania, imprenditori e uomini politici.

E' una Cosa nostra moderna quella svelata dalle indagini di carabinieri del Ros, che si insinua negli appalti e si fa imprenditrice. E per questo avrebbe cercato di avvicinare, anche tramite un 'colletto bianco' come il geologo Giovanni Barbagallo i vertici del Mpa: Raffaele e Angelo Lombardo.
Indagati per concorso esterno, la loro posizione crea una diversificazione di vedute nella Procura tra chi chiede il rinvio a giudizio dei fratelli Lombardo e chi, invece, lo stralcio del fascicolo. E' questa linea che passa, forte della sentenza della Cassazione su Calogero Mannino. Il capo d'imputazione è derubricato in reato elettorale e comincia un processo davanti al Tribunale monocratico. Allo stesso tempo la Procura chiede l'archiviazione del fascicolo per concorso esterno, ma il gip Barone fissa un'udienza camerale e dispone l'imputazione coatta, spiegando in 60 pagine di motivazioni, che ci sono elementi di valutazione da affidare a un gip per la richiesta di rinvio a giudizio. In particolare, il gip ritiene sia da escludere che per 10 anni Cosa nostra abbia investito su un partito, il Mpa, sul suo leader e su suo fratello, accettando, dopo ogni competizione, di ricevere nulla in cambio e continuando a stipulare ancora accordi nelle successive elezioni (LEGGI).

"L'udienza è il 9 maggio? Bene, non cambia nulla. Avrebbero potuto fissarla a giugno, a luglio, era uguale. Domani incontrerò i miei avvocati. Ho deciso di seguire personalmente questa storia, voglio guardare in faccia le persone che parlano di me", ha commentato Lombardo.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]

- Prima o poi avrò il tempo di difendermi (Guidasicilia.it, 05/04/12)

 

 

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14 aprile 2012
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