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Alla Sicilia la maglia nera per il rischio usura

Da una indagine della Cgia di Mestre: nell'isola tasso usura a 143%, 43 punti in più della media nazionale

07 luglio 2009

[ITALPRESS] - La maglia nera del rischio usura spetta alla Campania. Seguono la Calabria, la Puglia e la Sicilia. A Nordest, invece, l'area meno interessata, o quasi, da questo pericolo. Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto e il Trentino Alto Adige infatti, sono tra le regioni italiane quelle meno interessate dalla piaga dello "strozzinaggio".
Il responso giunge dall'Ufficio Studi della Cgia di Mestre sulla base di un'elaborazione in cui sono stati messi a confronto alcuni indicatori regionalizzati riferiti al 2008 quali la disoccupazione, i fallimenti, i protesti, i tassi di interesse applicati, le denunce di estorsione e di usura, il numero di sportelli bancari e il rapporto tra sofferenze e impieghi registrati negli istituti di credito. In pratica è stato individuato l'indice del rischio usura attraverso la combinazione statistica di tutte quelle situazioni potenzialmente favorevoli al diffondersi dello strozzinaggio.

"Dimensionare l'usura o le estorsioni solo attraverso il numero di denunce - commenta il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi - non è molto attendibile, perché il fenomeno rimane in larga parte sommerso. Per questo abbiamo messo a confronto ben 8 sottoindicatori per cercare di dimensionare con maggiore fedeltà questa emergenza. Ma quello che forse pochi sanno - conclude Bortolussi - sono le motivazioni per le quali molti cadono nelle mani degli strozzini. Oltre al perdurare della crisi per artigiani e commercianti sono le scadenze fiscali a spingere molti operatori economici nella morsa degli usurai. Per i disoccupati o i lavoratori dipendenti, invece, sono i problemi finanziari che emergono dopo brevi malattie o infortuni".

Ritornando alla metodologia di calcolo di questo indicatore si evince che nelle aree dove c'è più disoccupazione, alti tassi di interesse, maggiore sofferenze, pochi sportelli bancari e tanti protesti la situazione è decisamente a rischio. Ebbene, rispetto ad un indicatore nazionale medio stabilito dagli esperti dell'associazione artigiani mestrina pari a 100, il tasso di usura rilevato in Campania, a cui spetta la maglia nera, è di 173 (pari al 73% in più della media Italia), in Calabria 161 (61% in più rispetto la media Italia), in Puglia 144 (44% in più della media Italia) e in Sicilia 143 (43% in più della media Italia). Mentre sul podio degli "intoccabili" dagli strozzini o quasi, stanno il Trentino Alto Adige con un indice di rischio usura pari a 50 (50% in meno della media nazionale), seguito dalla Valle d'Aosta con 61 (39% in meno della media Italia), dal Veneto con 66 (34% in meno della media Italia) e dall'Emilia Romagna con 68 (32% in meno del dato medio Italia).
Se, invece, si analizza il dato nudo e crudo delle denunce per usura registrate nel 2007 (purtroppo ultimo dato disponibile a livello territoriale) con 1,79 denunce ogni 100.000 abitanti è il Molise a guidare la classifica. Segue la Campania con 1,52 ogni 100.000 abitanti. Per quanto concerne le estorsioni, invece, è la Campania a svettare in cima alla graduatoria con 25,67 denunce ogni 100.000 abitanti. Segue la Calabria con 22,02 ogni 100.000 abitanti. 

Fonte: www.economiasicilia.it

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07 luglio 2009
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