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Allarme Ostropsis ovata nelle spiagge del litorale palermitano

Ieri, tra Trappeto, Isola delle Femmine, Capaci e Vergine Maria, una cinquantina di bagnanti colpiti, forse, dalla temibile alga tossica

05 luglio 2011

Ieri mattina una cinquantina di persone sono rimaste intossicate, probabilmente a causa della presenza della famigerata alga tossica (nome scientifico Ostropsis ovata), dopo aver fatto un bagno in alcune spiagge del litorale palermitano: Trappeto, Isola delle Femmine, Capaci e Vergine Maria. Le segnalazioni dell'alga tossica sono arrivate alla Capitaneria di porto di Palermo.
Tutti gli intossicati presentavano gli stessi sintomi: bruciori agli occhi, febbre e mal di gola, vomito. A tutti sono stati somministrati antistaminici, nei casi più gravi anche cortisone. I medici, dai primi riscontri, non possono escludere che si tratti della cosiddetta alga tossica. Altri casi sono stati segnalati anche ad Aspra e Balestrate, dove già negli anni scorsi si erano registrati alcuni episodi analoghi come quello che si è verificato lunedì scorso nella spiaggia dell'Arenella a Palermo.
Controlli sono stati eseguiti dai vertici dell'Arpa, che hanno prelevato dei campioni lungo la costa da Trappeto a Finale di Pollina. I risultati si conosceranno nei prossimi giorni.

Qualcuno aveva ipotizzato che il fenomeno derivasse da scarichi a mare della discarica di Bellolampo. La scorsa settimana i commissari straordinari di Amia avevano precisato che, "avendo sin dal 2010 posto in essere tutte le necessarie misure di messa in sicurezza degli impianti, certamente non risulta ad oggi alcun fenomeno di perdita di percolato dalla discarica di Bellolampo, men che meno tale da potere penetrare nel suolo, attraversare le montagne e giungere a inquinare il mare". "I commissari, a conforto di tale realtà, osservavano che nessuna delle autorità competenti che ha effettuato nei giorni scorsi le analisi sul fenomeno dell'alga tossica nel mare di Palermo ha ritenuto di segnalare ad Amia o agli enti competenti degli avvisi di rischio circa la presenza di elementi che possano ricondurre a presenza di percolato o di altri inquinanti riferibili a eventuali perdite da discarica".

Per le zone costiere tra Trappeto e Capaci, i risultati dei prelievi di giugno avevano dato un esito negativo: i valori dell'alga, infatti, erano 100 volte sotto il limite massimo. Adesso l'Arpa ripeterà gli esami delle acque per capire cosa è accaduto in così poco tempo. Questa amattina i tecnici dell'agenzia sono andaati sui siti segnalati dai bagnanti alla capitaneria di porto. Non è escluso, al momento, che i malori segnalati possano essere legati ad un altro fenomeno che non ha niente a che vedere con l'alga tossica. Accertamenti che però solo tra 24 ore potranno avere una risposta dall'Arpa.
Il sindaco di Capaci, Benedetto Salvino, e quello di Isola, Gaspare Portobello, hanno seguito da vicino le condizioni degli intossicati, interessandosi in prima persona degli accertamenti ambientali. Ieri, ma anche domenica, il vento nelle zone tra Capaci e Isola era abbastanza forte. Il vento è una delle principali cause della diffusione degli effetti dell'alga tossica. Spiegano dall'Arpa: "Il vento di maestrale funziona da aerosol diffondendo l'alga tossica nell'aria sotto forma di sostanze tossiche e nocive per i bagnanti, o comunque per chi vi entra in contatto anche durante una passeggiata a ridosso delle coste".

L'alga tossica, diffusa in tutto il Mediterraneo, sarebbe stata trasportata dalle navi mercantili. E proprio a Capaci l'alga si sarebbe sedimentata con l'arrivo delle navi da crociera nel golfo di Palermo. A farne le spese sarebbe stata la foce del fiume Ciachea dove le acque sporche avrebbero inquinato il mare della zona. Un'ipotesi avanzata ieri dopo i malori che si sono ripetuti tra i residenti. Quello della Ostropsis ovata rimane, comunque, un fenomeno prevalentemente estivo. Dicono dall'Arpa: "Nei mesi caldi c'è una fioritura delle alghe legata proprio alle alte temperature e al mare abbastanza statico". Senza onde e con il caldo, dunque, la microalga trova il suo terreno fertile per attecchire.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

 

 

 

 

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05 luglio 2011
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