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ALLARME RANDAGIO!

La caccia ai randagi prosegue ma è scontro sul da farsi: ucciderli o catturarli?

19 marzo 2009

Il capo branco insieme ad altri cinque cani killer sono stati catturati sul litorale di Sampieri, nei pressi del cosidetto canile di Virgilio Giglio, il presunto "custode" di quei cani (arrestato per omicidio colposo) che hanno sbranato un bambino di 10 anni e ridotto in fin di vita una turista tedesca di 24 anni.
Sampieri continua a rimanere "presidiata" da un centinaio tra carabinieri, guardie forestali e agenti venatori. Le poche famiglie che abitano nelle villette sono barricate in casa, terrorizzate.
La caccia ai randagi prosegue ma è scontro sul da farsi: ucciderli o catturarli?

Il sindaco di Modica, Antonello Buscema, ieri ha emanato un'ordinanza con la quale ordina "l'abbattimento da parte di tutte le forze dell'ordine dei cani abbandonati di cui risulti la pericolosità, presenti nel territorio comunale", a partire dalla località balneare di Marina di Modica fino al confine con il territorio del Comune di Scicli, teatro in questi ultimi giorni delle tragedie dei randagi killer. Un provvedimento in controtendenza rispetto alle indicazioni giunte dalla sottosegretaria al Welfare, Francesca Martini, che ha chiesto di dare priorità alla cattura e alla sterilizzazione dei cani, vietando l'abbattimento se non in caso di difesa personale, e che il prefetto di Ragusa, Carlo Fanara, aveva seguito dopo che in un primo momento si era parlato anche di un intervento di eliminazione dei cani pericolosi liberi.
Buscema ha motivato la sua ordinanza con "gravi motivi di ordine pubblico" per i quali è necessario disporre "l'abbattimento dei cani abbandonati e pericolosi" presenti sul territorio comunale. "Ho preso questa iniziativa - ha spiegato il sindaco - dopo non avere ottenuta alcuna indicazione da parte degli enti e delle istituzioni alle quali mi sono rivolto per sapere come agire".

Buscema, che è alla guida di una giunta Pd-Mpa, ha anche contestato le dichiarazioni della sottosegretaria al Welfare, Francesca Martini: "è inutile che si diano obblighi ai Comuni - ha affermato il sindaco - se poi non si danno i mezzi per realizzarli. Ci hanno dato un un finanziamento di 50 mila euro per realizzare un canile - ha detto Buscema - ma con quei soldi si poteva forse fare solo la recinzione. Il progetto presentato dall'amministrazione di Modica nel 2006 prevedeva la costruzione di un canile su terreno messo a disposizione dal Comune con una spesa di un milione di euro. Non mi sembra - ha concluso il sindaco - che il finanziamento del ministero fosse adeguato al progetto...".
Il Comune di Modica, inoltre, si costituirà parte civile nell'eventuale processo a presunti responsabili della morte di Giuseppe Brafa, il bambino di 10 anni, originario del paese ragusano, sottolineando che "il Comune nella vicenda si sente parte lesa". Il primo cittadino ha reso noto di "avere parlato" della sua decisione con il padre del bambino e di avergli "garantito che il Comune farà di tutto affinchè abbia giustizia". Buscema ha anche annunciato che sta valutando l'ipotesi di "adire le vie legali per diffamazione nei confronti delle testate giornalistiche nazionali che hanno affermato che le violenti aggressioni sono avvenute a Modica, mentre - ha sottolineato - così non è stato".

Ma il sottosegretario Martini esclude che ci possa essere una "mattanza come quella che è iniziata in Sicilia. I cani vanno catturati come si fa per tigri e leoni, usando un anestetico. La cattura dei cani deve avvenire nel rispetto delle leggi vigenti". Poi ha ricordato che la Regione ha avuto negli ultimi anni 3 milioni di euro per l'applicazione della legge sul randagismo. Dichiarazione alle quale ha replicato il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque ("Al mio paese non è arrivato il becco di un centesimo. Non si può scaricare il problema randagi sui sindaci") e che ha avuto una controreplica iImmediata dal sottosegretario: "Per ricevere dei fondi bisogna sviluppare una progettazione e fare una procedura anche istruttoria".
Sulle responsabilità dell'accaduto, Martini ha ricordato che ci sono delle indagini in corso. "Per quanto mi riguarda - ha dichiarato - ho inviato i carabinieri dei Nas presso l'area interessata che sono stati messi in coordinamento con l'assessore della sanità della Sicilia Massimo Russo. Inoltre mi sto coordinando con il prefetto di Ragusa e il ministro degli interni Maroni". Per il sottosegretario infine "il sindaco rappresenta sul suo territorio la massima autorità sanitaria e quindi quando esiste un problema di cani vaganti, amministrativamente ed eticamente la responsabilità è la sua".

"Quei randagi non sono miei" - Ieri mattina, nell'interrogatorio di convalida dell'arresto, Virgilio Giglio, dal cui "canile", forse, sono scappati gli animali che hanno sbranato Giuseppe Brafa, ha detto al giudice che quei cani non erano i suoi. "Quei cani che hanno aggredito le persone non sono i miei, ma fanno parte di un branco che si sposta continuamente tra Sampieri e Marina di Ragusa". Al gip di Modica, Maurizio Rubino, l'uomo ha detto anche di avere sempre dato da mangiare ai suoi cani prodotti alimentari di prima scelta. Il legale di Giglio, l'avvocato Francesco Riccotti, ha chiesto la scarcerazione immediata del suo assistito sostenendo che "le accuse sono completamente inconsistenti".
Il sostituto procuratore Maria Moggiaro, pur non partecipando all'interrogatorio di garanzia, ha sollecitato la convalida dell'arresto eseguito dai carabinieri di Modica e l'emissione per l'indagato di un ordine di carcerazione.
E stamane il Gip di Ragusa ha convalidato il fermo di Virgilio Giglio. Il giudice ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'indagato concedendogli gli arresti domiciliari.
Il legale di Giglio si è detto "soddisfatto per l'attenuazione del sistema di custodia cautelare" e ha annunciato "ricorso contro questa decisione, certo - ha spiegato - di potere dimostrare l'assoluta estraneità del mio assistito alle accuse che gli sono state mosse".

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it]

- "Allarme randagi: cento assalti l'anno" di Antonella Romano

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19 marzo 2009
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