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Alle europee con il ''partito dei senza partito''

E' l'idea avanzata dallo scrittore Andrea Camilleri nel corso di una tavola rotonda

29 gennaio 2009

Lo scrittore Andrea Camilleri propone per le elezioni europee del prossimo giugno una lista con due simboli che realizzi un'alleanza tra i "cittadini senza partito" e l'Italia dei valori di Antonio Di Pietro.
La proposta è stata avanzata nel corso di una tavola rotonda che verrà pubblicata sul prossimo numero di MicroMega, in uscita domani, venerdì 30 gennaio, cui hanno partecipato Andrea Camilleri, Antonio Di Pietro e Paolo Flores d'Arcais.

Camilleri, nel corso del forum, ha spiegato che "bisogna stringere una alleanza tra persone che non hanno 'le carte macchiate' e cioè che siano oneste, con la fedina penale pulita, che non abbiano mai fatto politica e si decidano a farla in questa situazione d'emergenza. Sono perfettamente convinto - ha argomentato - che il centrosinistra, così come è organizzato, non sia minimamente in grado di fare una seria opposizione. Oggi Di Pietro rappresenta l'unica vera opposizione".
Allora, è stato chiesto allo scrittore, padre del commissario Montalbano, cosa bisogna fare per evitare un disastro? "Il problema - ha replicato - ove non si voglia frazionare ulteriormente l'opposizione, è quello di avere una lista che, pur rappresentando i senza partito, sia in qualche modo legata a un partito già esistente, il più vicino agli ideali, e non agli interessi, di coloro che compongono la 'lista dei senza partito'. Mi pare che sia importante saggiare se c'è la volontà di questo affiancamento fra due liste possibili, e individuarne le possibilità di realizzazione".
 
Di fronte a questa proposta di Camilleri, Antonio Di Pietro si è detto disponibile ad aprire le proprie liste a esponenti della società civile "fino al 70-75 per cento" e a valutare anche la possibilità di modificare il proprio simbolo, a condizione di non cederne la titolarità a terzi. [Adnkronos/Ign]

 

 

 

 

 

 

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29 gennaio 2009
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