Alleanze spaccate (e ricomposte) e un esercito di candidati

Manca meno di un mese all'appuntamento con le amministrative in Sicilia. I giochi sono ormai fatti sotto il profilo degli schieramenti, anche se fino a domani ci sarà tempo per presentare le liste ed è scattata la corsa contro il tempo per completarle.
Le amministrative del 6 e 7 maggio sono una importante cartina di tornasole di schemi e alleanze sia a respiro nazionale ma anche regionale. Una tornata elettorale quella siciliana che sta trovando, anche nei maggiori centri dove i cittadini saranno chiamati ad esprimere il proprio voto, un parterre vasto di candidati in molti casi dettati da spaccature o da ritrovati "matrimoni" nei partiti e nelle alleanze. Uno per tutti il "caso" Palermo che vede il capoluogo presentarsi con ben 11 candidature. Ma ecco una mappa del voto siciliano.
Sono 147 i Comuni in cui si rinnoveranno giunte e consigli comunali, oltre a Palermo, come capoluoghi, saranno chiamati a scegliere il proprio primo cittadino anche Agrigento e Trapani. Si recheranno alle urne anche i cittadini di Marsala, Misterbianco, Paternò, Alcamo, Sciacca, Barcellona Pozzo di Gotto, Caltagirone, Avola e Castelvetrano. Al voto anche Campobello di Licata, Sciacca, Aci Catena, Militello Val di Catania, Palagonia, Tremestieri Etneo, Fiumedinisi, Altavilla Milicia, Scicli, dove si sono verificate le dimissioni del sindaco o vi è stata una sfiducia.

A TRAPANI sono sette i candidati e anche qui non regge il matrimonio tra Terzo Polo e Pd: corre GIUSEPPE MAURICI, imprenditore sostenuto da Grande Sud, Grande Trapani, Mpa, Movimento popolare siciliano, Udc, Fli ed I Riformisti; SABRINA ROCCA sostenuta da Trapani democratica con Vendola e dal Pd; si continua con GIUSEPPE CARADONNA, avvocato, sostenuto da un’unica lista: Idv e Federazione della Sinistra; VITO DAMIANO, generale dei carabinieri in pensione, appoggiato da Pdl, Alleanza per la Sicilia e Lista Fazio; LUIGI FASONI, sostenuto da due liste: Movimento fratelli d’Italia e Partito pololare siciliano; Vincenzo Marrone D’Alberti per i Verdi; STEFANO NOLA, con il sostegno di Cantiere popolare e Facciamo Trapani.

A PALERMO, città della rottura del Terzo Polo, delle primarie del centro sinistra macchiate da presunti e denunciati inquinamenti del voto, con la scesa in campo in extremis di Leoluca Orlando si corre con 11 candidati. A sfidarsi nella corsa per Palazzo delle Aquile sono: ALESSANDRO ARICO' sostenuto da Fli, Movimento per le Autonomie, Alleanza Per l'Italia, Partito Liberale, Movimento Popolare Siciliano e Palermo Avvenire; MASSIMO COSTA che raccoglie attorno a sé i consensi di Pdl, Udc e Grande Sud e Lista Costa sindaco. Su FABRIZIO FERRANDELLI, uscito vincitore dalle primarie del 4 marzo scorso, si è spaccato il centrosinistra: con lui il Pd, Sel, Ora Palermo e Riformisti con Vizzini. Schierano LEOLUCA ORLANDO Idv e Rifondazione Comunista. Dal Pid arriva invece la candidatura di MARIANNA CARONIA, con lei anche Udeur, Noi Sud, la lista civica "Amo Palermo", Democrazia Cristiana e Città Nuova. RICCARDO NUTI rappresenta il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, GIUSEPPE MAURO l'Alleanza di Centro di Pionati, l'imprenditore TOMMASO DRAGOTTO il movimento Impresa Palermo, ROSSELLA ACCARDO, madre e moglie di Stefano e Antonio Maiorana, scomparsi in circostanze misteriose nel 2007, troverà l'appoggio del Movimento dei Forconi; si conclude infine con il generale dei Carabinieri in pensione ANTONIO PAPPALARDO sostenuto dalla lista il Melograno e GIOACCHINO BASILE sostenuto da Forza Nuova.

Ad AGRIGENTO i candidati sono sei ed anche qui il Terzo Polo non trova la convergenza su un unico nome. Si tratta del sindaco uscente, MARCO ZAMBUTO dell'Udc, sostenuto del Patto per il territorio; SALVATORE PENNICA, avvocato penalista, candidato dal movimento civico Epolis ed appoggiato da Pdl e Grande Sud; MARIELLA LO BELLO, fino a pochi giorni fa segretario provinciale della Cgil, che viene schierata da Mpa, Pd, Fli ed Api; GIAMPIERO CARTA, impiegato dell'Agenzia delle Entrate, sostenuto da Sel, Rifondazione comunista e del movimento "Bene comune"; ANGELO ERRORE, candidato del movimento ambientalista Azzurro ed infine GIUSEPPE ARNONE, attuale consigliere comunale e responsabile di Legambiente, appoggiato da diversi movimenti civici.

Guardando ai grossi centri chiamati al voto non può non risaltare ALCAMO, dove a sorpresa si candida con l'Udc l'attuale presidente della Provincia di Trapani, MIMMO TURANO. Tra gli sfidanti SEBASTIANO BONAVENTURA sostenuto da Pd e Fli, FRANCESCA DE LUCA per Pid e Pdl.
Diverse le spaccature nelle coalizioni anche a MARSALA dove sono chiamati ad esprimersi 77 mila elettori: qui l'Udc ed una parte del Pd sostengono la deputata regionale GIULIA ADAMO. Finiani e autonomisti sul suo nome si sono spaccati: alcuni la sostengono mentre gli altri esponenti dei due partiti puntano sull'imprenditore SALVATORE OMBRA candidato del Pdl.
A SCIACCA, dove il sindaco Vito Bono si è dimesso nel mese di febbraio, si corre con cinque candidati: l'avvocato penalista FABRIZIO DI PAOLA, candidato del Pdl e dell'Udc insieme a Cantiere popolare di Antonello Antinoro, più il supporto di liste civiche. Il centrosinistra si spacca con tre diversi candidati: da un lato, Sinistra ecologia e libertà di Nichi Vendola che ha individuato con l'imprenditore ENZO GUIRRERI, mentre Italia dei Valori, appoggia PIPPO TURCO. Terzo Polo, senza l’Udc, e Pd, trovano la quadra sul nome GIOACCHINO MARSALA, esponente di Futuro e Libertà. Rivali alla Regione ma alleati a MISTERBIANCO sono Pdl ed Mpa che sostengono il medico NINO CONDORELLI. Anche qui si spacca il centro sinistra dove il Pd ufficialmente sostiene MASSIMO LA PIANA mentre il deputato regionale dei Democratici NINO DI GUARDO tenta una corsa solitaria con l'appoggio di alcune liste civiche. [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]