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Allerta costante per l'influenza aviaria che continua preoccupare gli Organismi sanitari internazionali

Chiusi dai Nas diversi allevamenti di polli nel Sud Italia

19 gennaio 2006

L'influenza aviaria continua a mietere vittime e a tenere alta la tensione degli Stati mondiali e degli organismi sanitari internazionali. Ieri le autorità cinesi, attraverso una nota del ministero della Sanità, hanno ufficialmente annunciato il sesto decesso per il virus H5N1 nel paese. Si tratta di una donna di 35 anni, originaria del villaggio di Zhoujiaxiang nella provincia sud-occidentale di Sichuan, che era morta lo scorso 11 gennaio.
Sembra invece non essere dovuto all'aviaria il decesso di una 14enne proveniente da un villaggio del Kurdistan iracheno, non lontano dalla frontiera con la Turchia e l'Iran. La ragazzina, morta poco dopo il ricovero in ospedale, si era ammalata circa 15 giorni fa. Le autorità sanitarie irachene hanno subito avviato gli accertamenti sul caso spedendo dei campioni ai laboratori in Giordania. ''Dopo il decesso - ha detto il vice-responsabile del settore agricoltura del Kurdistan, Tahseen Nameq - abbiamo fatto un test e finora non abbiamo trovato alcun virus aviario''. 

In Italia il Ministero della Salute segue l'evolversi della situazione in costante contatto con la Commissione Europea e col Centro di referenza dell'Oms per l'Europa che sta conducendo le analisi per l'identificazione completa del virus. L'Italia inoltre partecipa con un proprio esperto veterinario del Centro di referenza nazionale per l'influenza aviaria di Padova alla missione di una delegazione dell'Organizzazione mondiale per la sanità in Turchia.
Tutte le misure cautelative e di controllo già intraprese nell'agosto scorso sono in atto. Il ministero della Salute ha adottato, a seguito delle segnalazioni provenienti dagli Organismi internazionali in merito ad una possibile diffusione dell'influenza aviaria, una serie di misure a carattere preventivo, intese a migliorare i nostri sistemi di controllo, tanto nella tutela della salute pubblica quanto nella sanità animale. Tutti i provvedimenti emanati tendono altresì a rafforzare la fiducia dei consumatori sia attraverso i controlli effettuati dal Sistema Sanitario Nazionale, sia attraverso un sistema di etichettatura obbligatorio delle carni di pollame e relativi prodotti che fornisce indicazioni sulla provenienza dei prodotti.
La maggior parte delle misure sono state adottate dall'Italia in via unilaterale, senza cioè attendere l'adozione di misure di salvaguardia comunitarie, sebbene la disciplina delle importazioni da Paesi Terzi di animali vivi e loro prodotti, rientri tra le materie soggette alla legislazione comunitaria di armonizzazione.

Intanto ieri, nel Sud Italia, i militari del Nas hanno effettuato una maxioperazione, che rientra tra i controlli per la prevenzione del virus dell'influenza aviaria, che ha interessato allevamenti di polli a Napoli, e tre centri per l'imballaggio delle uova a Crotone, Taranto e Trapani.
A Napoli i Nas hanno sequestrato trentamila volatili di alcuni allevamenti di polli privi delle necessarie autorizzazioni sanitarie, mentre a Cutro, in provincia di Crotone, i carabinieri di Cosenza in collaborazione con i veterinari dell'Asl hanno accertato l'apertura di un allevamento avicolo, con annesso centro di imballaggio uova, senza autorizzazione sanitaria. L'intera struttura, che era in pessime condizioni igienico-sanitare, è stata sequestrata assieme a 27mila galline ovaiole e quattromila uova, per un valore complessivo di un milione di euro. Un allevamento avicolo e 450 galline è invece il bilancio dell'operazione condotta dai carabinieri del Nas di Taranto a Mottola. A Marsala, nella provincia di Trapani, i carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato un allevamento e 2500 galline ovaiole.

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19 gennaio 2006
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