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Altro che Ponte...

Il ministro Barca a Messina: "In Sicilia la vera priorità è il sistema ferroviario". Intanto Trenitalia nell’Isola taglia altri treni

15 febbraio 2013

"Del ponte sullo Stretto se ne parla sempre nelle fasi elettorali, ribadisco che per il governo non è una priorità". Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, ieri a Messina. "Occorre intervenire - ha aggiunto - dove è più urgente, come il sistema ferroviario della Sicilia che è fondamentale per i siciliani".

Il ministro, dopo un incontro a palazzo Zanca con il commissario straordinario Luigi Croce e l'assessore regionale ai Trasporti Nino Bartolotta, si è recato con i tecnici del dicastero a visitare il cantiere del parcheggio d'interscambio Zaera, ormai completato, a villa Dante. "Ho consegnato il bollino rosso per quest'opera che non è ancora stata messa in funzione, spero ad aprile di toglierlo quando verrà inaugurata". "La commissione ad aprile potrà togliere il bollino rosso - ha aggiunto - dopo che saranno risolte alcune problematiche relative al sistema antincendio. Non è importante che le opere pubbliche siano solo finite, conta che siano fruibili ai cittadini. Devono essere anche loro a fare pressione, affinché siano realizzate. Completare le opere e poi non renderle fruibili è una cosa che accade spesso nelle regioni meridionali, come nel resto d'Italia".
I lavori del parcheggio Zaera sud erano stati consegnati dal Comune all'impresa realizzatrice l'8 ottobre 2007, la fine lavori era prevista contrattualmente per il 10 dicembre 2008. Dopo tre sospensioni, la scadenza contrattuale è slittata al 29 ottobre 2011, quindi l'impresa appaltatrice li ha ultimati. Sono state effettuate tre perizie di variante che hanno previsto una rimodulazione del quadro economico, con un costo che è passato da 4.783.744,93 euro a 5.843.633,64 euro. Nel 2011 è stato inaugurato, ma non è ancora fruibile.

I controlli sui fondi Ue - Lavori incompiuti e fondi europei, in Sicilia (e non solo) camminano quasi sempre di pari passo. Per questo, non saranno più sporadici ma permanenti i sopralluoghi nei cantieri per verificare lo stato di avanzamento delle opere cofinanziate dall'Unione europea. I controlli riguarderanno tutte le Regioni d'Italia, da Nord a Sud. "Roma e Bruxelles adotteranno questo nuovo metodo in modo sistematico - ha detto ancora il ministro Barca - Spesso si attribuiscono i ritardi nelle opere alle procedure e si modificano norme creando a volte ulteriori appesantimenti. Ci siamo resi conto invece che facendo i sopralluoghi, magicamente, le procedure si accelerano. Dunque il metodo dei controlli sul posto diventerà ordinario, a prescidere da chi sarà il prossimo ministro". Barca ha spiegato che "i risultati dei sopralluoghi saranno poi consegnati ai Comitati di sorveglianza delle singole Regioni".
Il via libera di Bruxelles allo storno di 600 mln di euro del Fesr "sblocca liquidità importante per la Regione siciliana", ha aggiunto Barca, confermando la decisione dell'Ue di annullare la procedura di pre-sospensione dei fondi Fesr per la Sicilia, destinati a finanziare le infrastrutture, per problemi di rendicontazione della spesa. "La Regione - ha aggiunto il ministro - ha realizzato le condizioni poste da Bruxelles necessarie a sbloccare la procedura".

A proposito del sistema ferroviario... - Nuovi tagli nel trasporto ferroviario dell’isola: con 105 treni regionali in meno sui circa 500 in circolazione. La riduzione scatterà a partire dal prossimo 10 marzo. A denunciare nei giorni scorsi il nuovo piano di Trenitalia, sono stati Mimmo Perrone e Amedeo Benigno, Segretari regionali Fit Cisl ferrovie e Fit Cisl Sicilia.
Le tratte che verranno penalizzate dai tagli sono la Palermo-Agrigento, Catania-Messina, Palermo-Trapani, Agrigento-Catania, anche tratte metropolitane come Siracusa-Taormina, Siracusa-Modica, Taormina-Catania, stazione Giachery-Palermo Notarbartolo, Palermo-Cefalù, Caltanissetta-Roccapalumba, Messina-Milazzo, Catania-Caltagirone, Siracusa-Rosolini e Siracusa-Pozzallo, Fiumefreddo-Catania, Catania-Caltanissetta.
"Abbiamo più volte chiesto - hanno detto i due segretari - il rilancio delle tratte interne, in particolare della Catania-Siracusa, la Siracusa-Caltanissetta, la Palermo-Trapani, e un rilancio complessivo delle infrastrutture in Sicilia attraverso una programmazione unica che porti ad un sistema integrato di trasporti ferroviario,aeroportuale, di viabilità stradale e trasporto pubblico locale" e invece, la risposta è stata un'ulteriore politica di tagli.

L’allarme lanciato dai sindacati sulle "sforbiciate ferroviarie" in Sicilia ha trovato conferma. Ma non ci sarà un taglio di 105 treni: a partire dal 10 marzo sarà dato il via alla riduzione dei servizi nella misura del 10%. Una decisione che sarebbe legata all’insufficienza di fondi pubblici.
Una notizia che stona con quella uscita nei giorni scorsi. E cioè della rivoluzione nei collegamenti ferroviari, un’opera titanica, dal costo complessivo di 10 miliardi di euro per strappare l’entroterra siciliano dall’isolamento. "Entro metà febbraio chiudiamo tutto l’accordo per il triangolo Palermo, Messina, Catania", aveva annunciato il presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta, arrivato a Bruxelles per presentare un evento nei locali del Parlamento europeo.

"In quanto semplice fornitore del servizio - spiega una nota -, Trenitalia è pronta non soltanto a non tagliare, ma ad effettuare anche più corse di quelle oggi in programmazione. La soluzione sarebbe gradita a Trenitalia, occorre però che il committente pubblico stanzi le risorse necessarie per acquistare il servizio. La copertura finanziaria del Contratto fra Trenitalia e le Regioni a Statuto autonomo, come la Sicilia, è stabilita ed erogata direttamente dallo Stato", ma "le risorse fissate per il 2013 non consentono il mantenimento degli attuali livelli di offerta e quindi Trenitalia si vede costretta ad adeguare i propri piani di produzione in coerenza con tale ipotesi di disponibilità finanziarie".
In sostanza, si cercherà di intervenire sulle corse a minore domanda, "attenuando così, quanto più possibile, l’impatto negativo sulla clientela". Le nostre scelte, comunica Trenitalia, "sono state comunicate ufficialmente, e con ampio anticipo", con una lettera dell’amministratore delegato "indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e agli assessorati regionali competenti e interessati". Nella lettera si precisa che a partire dal 10 marzo saranno ridotti, per insufficienza di copertura finanziaria da parte del committente pubblico, "proporzionalmente nella misura del 10%, i servizi inclusi nel perimetro del Contratto di Servizio".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, AGI, Lasiciliaweb.it, Italpress - Corriere del Mezzogiorno]

- Di nuovo la promessa del Ponte sullo Stretto! (Guidasicilia.it, 11/02/13)

- Treni "lentamente" sorvegliati... (Guidasicilia.it, 18/01/13)

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15 febbraio 2013
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