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Altro che scuse!

La Provincia di Ragusa vuole chiedere alla Rai un risarcimento di 20 mln di euro per la campagna di boicottaggio contro il Pachino

11 febbraio 2011

L'onta ricevuta dalla provincia Ragusana, da parte della Rai, non può essere lavata con delle scuse, anche se per iscritto o ufficilamente prodotte tramite televisione. Aver infangato il buon nome dei produttori di pomodorino ciliegino di Pachino costerà pecunia alla Radiotelevisione italiana.
Per l'esattezza, secondo la quinta commissione consiliare della Provincia di Ragusa, un risarcimento equo da chiedere alla Rai, per la campagna di boicottaggio del pomodorino Pachino a causa di presunte infiltrazioni mafiose nella distribuzione del prodotto, protratta dal conduttore Alessandro Di Pietro durante la propria rubrica all'interno della trasmissione di Maurizio Costanzo, 'Bontà loro', ammonterebbe a VENTI MILIONI DI EURO.
Secondo la quinta commissione, che ieri ha analizzato la questione, la Provincia dovrebbe dare mandato ai suoi legali di intraprendere "un'azione di risarcimento danni di venti milioni di euro nei confronti della Rai come forma di difesa a fronte di una condotta tanto ingiustificata quanto lesiva della verità. Risarcimento che se dovuto dovrà essere utilizzato come Fondo di garanzia per le imprese agricole iblee in difficoltà economica".

- Combattere la mafia boicottando il ciliegino? (Guidasicilia.it, 07/02/11)

- Ciliegino di Pachino "mafioso"? La Rai chiede scusa (Guidasicilia.it, 10/02/11)

 

 

 

 

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11 febbraio 2011
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