Amap-Aps, trovato l'accordo
Scongiurato il licenziamento per i 202 dipendenti della fallitra Aps
L'emergenza acqua nei 42 comuni della provincia palermitana sembra sia stata scongiurata: dopo settimane di braccio di ferro fra Comune e Regione, fra Ato e Amap, la scorsa notte tutti gli attori della vicenda hanno trovato un delicato e fragile accordo per arrivare alla firma definitiva del passaggio del servizio idrico integrato dalla fallita Aps ad Amap.
I sindacati, i 42 sindaci, l'Ato, i curatori fallimentari, la Regione e la municipalizzata di via Volturno sono rimasti fino a notte fonda a palazzo delle Aquile per definire l'intesa sulla road map che dovrebbe scongiurare il licenziamento dei 202 dipendenti Aps e riportare il servizio idrico alla normalità nei 42 comuni.
Sabato scorso a Palazzo Comitini è andato in scena il primo atto con l'incontro fra Ato 1 Palermo (assistito dal consulente del lavoro) e le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Ugl Chimici e Federenergia per sottoscrivere una deroga al contratto di lavoro in materia di mansioni. Nella sostanza Amap chiede di poter utilizzare i 202 dipendenti anche al di fuori dei compiti per cui i dipendenti sono inquadrati.
Il secondo incontro, nel pomeriggio di sabato, ha visto come protagonisti i curatori fallimentari, il commissario straordinario Ato Manlio Munafò è i sindacati per la proroga contratto affitto ramo d'azienda.
La firma decisiva, quella del subentro di Amap nell'affitto del ramo d'azienda, è stata apposta questa mattina. Raggiunto quest'ultimo accordo Amap diventarà il gestore delle reti idriche e potrà utilizzare il contributo di 6,4 milioni di euro che la Regione ha concesso ai sindaci per gestire il periodo d'emergenza fino al 30 settembre. [Informazioni tratte dall’articolo di Francesco Patanè - Repubblica/Palermo.it]
- Aspettando ciò che esce dai rubinetti (Guidasicilia.it, 18/03/15)