Amarcord: l'arte di Botero torna a Palermo dopo 27 anni
Ricordando la mostra intitolata "La corrida", ospitata nell'88, al Reale Albergo delle Povere
Botero e Palermo. Palermo e Botero. Un rapporto di affinità e di reciprocità che ha una lunga storia. All’inaugurazione della mostra "LA VIA CRUCIS la pasión de Cristo" del 20 marzo a Palazzo Reale mancano due settimane, poco tempo ma abbastanza per riportare alla memoria la prima volta di Fernando Botero a Palermo. Un ricordo del passato, datato 1988: una mostra sul tema de "La corrida", organizzata dal Comune di Palermo e dalla Galleria d’Arte Moderna in collaborazione con Italtel e ospitata nei locali del Real Albergo delle Povere.
Il 1988 è un anno particolare, la cosiddetta "Primavera di Palermo" è in corso. Non solo perché è marzo ma soprattutto perché la cultura della legalità contraddistingue la grande reazione dei palermitani dopo anni di sangue. Il sindaco di Palermo è Leoluca Orlando e la mostra di Botero all’Albergo delle Povere ottiene un buon successo.
Sul catalogo si leggono i contributi dello scrittore Leonardo Sciascia, della giornalista Miriam Mafai e la prefazione dello storico dell’arte Giovanni Testori.
Lo scrittore siciliano, che morirà un anno e mezzo dopo, definisce: "obesi", più che "grassi", i soggetti di Botero. "Privi di affanno, di rapacità, di perversità, per nulla comici, simbolo della stupidità moderna […]". "Elementi passivi di un mondo uniformemente governato dal prodotto".
Sciascia non si limita ad analizzare l’arte di Botero, si chiede anche la ragione di tanto successo per "figure così sgradevoli": "la risposta è insita nella domanda: perché non sono realisticamente dipinte, perché appartengono alla surrealtà, a una plurivalenza - è bene ripetere - di traslati, di metafore, di simboli. A parte - perché essenziale - il fatto che sono di valente, eccellente pittura".
E, oggi, a distanza di oltre venticinque anni il Maestro colombiano sceglie ancora e di nuovo il capoluogo siciliano. Il sindaco della città è di nuovo Leoluca Orlando.
Ma la grandiosità del tratto stilistico e pittorico di Fernando Botero può, a ragione, essere considerata una grande occasione di visibilità e di rilancio non solo per Palermo ma per tutta l’Isola.
La mostra "LA VIA CRUCIS la pasión de Cristo", promossa dall’Assemblea regionale siciliana, dalla Fondazione Federico II e dal Museo colombiano di Antioquia, ospitata nelle Sale Duca di Montalto, promette di essere un evento che non si ferma sul piano artistico e culturale. Questa mostra punta a creare un indotto su tutto il territorio e a fare da trampolino ad un settore strategico come quello del turismo. Quindi, a ragion veduta, ancora una volta, gli eventi con una forte caratterizzazione internazionale offrono al capoluogo siciliano una grande opportunità di riscatto e di riproposizione sotto altre vesti.