Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Americani attenti all'Italia!

Con un avviso pubblico l'amministrazione Usa ha avvisato i suoi concittadini: ''La sicurezza in Italia è a rischio''

23 marzo 2006

In questo ultimo scorcio di tempo prima delle elezioni, che il clima in Italia si fosse particolarmente arroventato ce ne siamo resi conto tutti. La campagna elettorale si è via via trasformata sempre di più in una campagna di demonizzazione dell'avversario, raggiungendo livelli di una tale bassezza che forse noi italiani, di qualsiasi appartenenza politica, dovremmo fare muro e pretendere che i politici si facciano un profondo esame di coscienza e ci chiedano solennemente le loro scuse.
Una campagna elettorale che senza ombra di dubbio rimarrà negli annali come una delle più brutte, infime e cariche d'odio. Dove la violenza ha preso il posto del dialogo e la menzogna il posto dell'essenziale chiarezza. Una campagna elettorale, diciamola tutta senza timore, da paese incivile e retrogrado.

''Americani in Italia state attenti! La sicurezza italiana è a rischio!''
Insomma, in Italia tira una brutta aria e se ne sono accorti anche gli ''amici del Dipartimento di Stato Americano'' che preoccupati hanno improvvisamente lanciato un'allarme in concomitanza con le nostre elezioni politiche di aprile e le Amministrative di maggio.
Con un comunicato pubblico, l'amministrazione Bush ha invitato l'altro ieri i suoi cittadini nel nostro Paese ''a essere vigili e fare il necessario per la propria sicurezza'', evocando lo spettro di violenze da parte degli anarchici, i no global e altri estremisti, e di attentati di Al Qaeda.
L'allarme rimarrà in vigore fino al 19 giugno, a meno che il nostro governo non prema perché sia revocato.
L'iniziativa del Dipartimento di Stato sembra che sia scaturita da consultazioni con l'ambasciata americana a Roma, dai moniti del governo italiano sulla ''emergenza'' e - come dice il documento - dalla possibilità prospettata dal nostro ministro della difesa Martino di un attacco terroristico come quello in Spagna.

Il pubblico comunicato è il primo dalla scorsa estate su di un Paese europeo alleato. I precedenti, circa una dozzina, riguardavano regioni in fermento: dalla Russia al Medio Oriente al Bangladesh.
Il Dipartimento di Stato ha sottolineato che allarmi analoghi sono in vigore in altri ''Paesi amici'' come Israele e l'Arabia saudita. Il comunicato, che è più grave degli avvisi di viaggio diramati spesso dal Dipartimento di Stato per le aree in crisi, pone una particolare attenzione sulle dimostrazioni. ''Sono in corso in diverse parti dell'Italia'', dice testualmente il documento, ''e sebbene in prevalenza pacifiche possono degenerare in violenza. Alcune sono state annunciate, altre possono essere spontanee''.
Il documento fa, chiaramente, riferimento alla manifestazione dei no global e dei gruppi anarchici dell'11 marzo scorso a Milano, ''divenuta violenta, con vetrine infrante, strade bloccate, 15 agenti di polizia feriti e 40/45 individui arrestati''. Il Dipartimento di Stato consiglia quindi ai propri cittadini che si recano in Italia o che vi risiedono, di evitare le zone dove gruppi di persone devono radunarsi, di comportarsi con buon senso e di seguire con attenzione le notizie. Inoltre, ricorda agli americani ''la continua minaccia di attacchi terroristici, di dimostrazioni e di azioni violente d'altro genere contro i cittadini e gli interessi statunitensi oltremare. Gli eventi in corso in Iraq sono sfociati in dimostrazioni e violenze in diversi Paesi''.
''L'Italia continua a essere sotto una largamente pubblicizzata minaccia pubblica da parte di Al Qaeda e di altri estremisti islamici per la sua continua partecipazione alle attività multinazionali in Iraq e in Afghanistan'', prosegue il documento. Per questo, ''ai cittadini americani si ricorda di essere vigili, di fare quanto necessario per migliorare la sicurezza e d'essere prudenti nei luoghi pubblici e sui trasporti pubblici. Qualsiasi attività sospetta in Italia dovrà essere riferita immediatamente alla polizia o all'Ambasciata degli Usa a Roma''.
Insomma, le dure e strumentali contestazioni italiane preoccupano, e preoccupa il fatto che l'Italia, minacciata tantissime volte dai terroristi, non sia ancora stata colpita.

Le reazioni italiane all'allarme lanciato dall'America
Se l'America dice agli americani che si trovano in Italia di stare con gli occhi aperti perché fra poco ci solo le elezioni, qualche preoccupazione sull'effetto che questo può infondere all'immagine del Bel Paese è lecito che nasca.
Il primo ad aver palesato la propria preoccupazione è stato il ministro per i Beni culturali, Rocco Buttiglione. Il ministro con il pensiero rivolto alle migliaia di turisti americani che ogni anno raggiungono l'Italia per visitare musei e opere d'arte, ha commenta sconsolato: ''Certamente quest'annuncio pubblico non fa bene al nostro Paese''. Il ministro degli Esteri Gianfranco Fini ha invece giustificato l'intervento americano: ''Partecipare alle manifestazioni di alcuni segmenti della sinistra radicale è sicuramente un rischio per i cittadini americani'' anche se, aggiunge, ''tutti i Paesi che sono alla vigilia di elezioni sono potenzialmente a rischio''.
Buttiglione, comunque, ha lancia un appello ai turisti americani: ''Sappiano che anche nelle prossime settimane troveranno qui da noi quell'amicizia e quella stima che hanno sempre legato il nostro al loro popolo''. E ancora: ''Per quanto riguarda poi il pericolo costituito dal terrorismo internazionale, è sicuramente elevato, ma non credo che riguardi l'Italia più di altri Stati. Certo, alcuni comportamenti, come quelli di chi brucia le bandiere degli Stati Uniti o piazza bombe carta contro i Mc Donald's, non aiutano l'immagine del nostro Paese. Ma certe preoccupazioni sono largamente esagerate''.

Ignazio La Russa, di An, puntando il dito contro la sinistra, non ha soltanto condannato duramente le violenze commesse durante la manifestazione di Milano dell'11 marzo, ma ha lanciato un dardo intossicato al comunista italiano Oliviero Diliberto, pur senza citarlo: ''C'è qualche politico che ha persino parlato di Bush come di un uomo dalle mani grondanti di sangue''. Ma aggiunge comunque: ''Mi rifiuto di pensare che anche il più cretino dell'estrema sinistra arrivi a prendersela con i turisti americani''

Da sinistra, il diessino Umberto Ranieri riguardo l'allarme americano si è rivolto direttamente al governo Berlusconi: ''Mi auguro che esprima un giudizio sul documento del Dipartimento di Stato. Dica, soprattutto, se ha elementi che avallino la preoccupazione americana riguardo alla situazione dell'ordine pubblico e il rischio di eventuali azioni terroristiche''. E il clima della campagna elettorale? ''I riferimenti alle politiche e alle amministrative appaiono come allarmismi ingiustificati, accompagnati da descrizioni non rispondenti alla realtà. Perché, è vero, lo scontro in atto è serrato, per alcuni aspetti duro, ma sbaglia chi pensa che possa conoscere degenerazioni''.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

23 marzo 2006
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia